tribunale
Bimbo ferito, Comune condannato
Rimase ustionato dai carboni accesi per i fuochi di Ferragosto
VASTO. Aveva solo 4 anni quando per colpa dei carboni ardenti che bruciavano sulla spiaggia in occasione dei fuochi d’artificio del 16 agosto, era stato costretto a ricorrere alle cure dei medici del San Pio. I genitori per quell’incidente citarono il Comune in giudizio costituendosi parte civile e presentando una richiesta di risarcimento danni.
Ieri, a distanza di 5 anni, il Comune di Vasto è stato condannato a risarcire il piccolo. Il giudice ha ritenuto colpevole il Comune per non aver messo in atto tutte le misure necessarie a impedire che il bambino si facesse male. Inutili le argomentazioni addotte dalla difesa, rappresentata dall’avvocato Nicola Zaccaria. Il legale ha insistito sulla imprevedibilità dell’incidente e quindi sull’assenza di ogni responsabilità. Il giudice ha ritenuto, al contrario, che fossero ravvisabili in quello che era accaduto gli elementi di colpevolezza dell’ente riportati nell’articolo 2043 del codice civile. L’articolo specifica che chi cagiona un danno in modo doloso o colposo durante lo svolgimento di attività a rischio deve risarcire i danni procurati. Vanno sempre adottate misure per evitare incidenti.
Il Comune non solo dovrà risarcire il bambino (la somma sarà stabilita in separata sede), ma dovrà pagare anche le spese legali e la consulenza tecnica d’ufficio.
Una nuova tegola per le casse disastrate dell’ente.
«Questo dimostra che la prudenza delle forze dell’ordine in occasione delle feste di Ferragosto 2013 e i controlli disposti per evitare falò abusivi, vietati dalla Regione e dall’autorità marittima, e atti di vandalismo erano più che giustificati», rimarca in una nota il sindaco, Luciano Lapenna. «I controlli dello scorso Ferragosto hanno evitato danni alle strutture balneari e alle persone che volevano assistere allo spettacolo pirotecnico sul mare».(p.c.)
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