Lanciano

Ciclista inseguito e animali sgozzati: paura a Lanciano per i lupi vicino alle case

22 Marzo 2025

Scattato l’allarme a Santa Croce, via Firenze, Torre Sansone e via della Pace. Ecco che cosa sta succedendo nel capoluogo frentano

LANCIANO. Comincia ad essere una presenza massiccia quella dei lupi in città, anche in alcune zone molto vicine al centro. Non si contano gli avvistamenti e gli attacchi da parte di questi esemplari di mammifero ai danni di piccoli animali da cortile, ma anche di poveri gatti che hanno la sfortuna di incrociarli, di notte e di giorno. La zona di Santa Croce, via Firenze, via della Pace e Torre Sansone è particolarmente presa di mira. Ne sanno qualcosa i residenti che da almeno un paio d'anni convivono con la presenza di un branco di almeno 5-6 esemplari. Complice la fitta vegetazione e il corso d'acqua che passa tra le vallate tra Lanciano e Treglio, diversi lupi sembrano aver trovato ormai il loro habitat ideale.

E a farne le spese sono le case, per lo più villette singole, situate a ridosso di via Firenze e del bosco Santa Croce, una zona scelta dai residenti per coltivare piccoli orti, ma anche per allevare animali da cortile, come capre, pecore, galline, cavalli, alcuni anche struzzi. E puntualmente, a cadenza quasi regolare, arrivano i lupi a predare le povere bestiole. In via della Pace sarebbero stati presi di mira anche un paio di gatti, di cui sono stati ritrovati i resti con i segni inequivocabili di un attacco da parte di lupi.

«Li sentiamo ululare vicinissimi alle case ormai da qualche giorno», racconta una residente, «i cani della zona si innervosiscono e siamo sempre più preoccupati per chi rientra tardi a casa dal lavoro». Un paio di giorni fa un ciclista che stava allenandosi di mattina presto nei sentieri scoscesi del bosco Santa Croce aveva appena notato la carcassa di un capretto quando si è visto spuntare davanti all'improvviso due lupi. I mammiferi, per nulla spaventati, lo hanno seguito per diverse decine di metri, tanto che il malcapitato si è trovato a dover accelerare l'andatura riuscendo a seminarli solo grazie al fatto che conosceva bene la zona.

«Ormai li vediamo spessissimo», racconta un'altra residente, «sono molto grossi, alti, velocissimi e non hanno paura. Nel mio caso hanno scavalcato una recinzione di due metri per predare i miei animali. Non siamo rimborsati né delle perdite, né delle spese veterinarie, ho fatto appello alla Asl se possiamo mettere dei sonniferi in modo da poter poi liberare i lupi in zone a loro più consone, ma mi è stato detto che non possiamo far nulla, visto che si tratta di una specie protetta. Ma a noi chi ci protegge? Sta diventando un'emergenza».

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