GRUPPO MODA

Convocato al ministero il tavolo per la Sixty

CHIETI. Il ministero per lo sviluppo economico ha convocato una riunione sulla Sixty il 7 agosto, martedì, a Roma. Alle 15 comincerà il confronto sul tavolo del dipartimento per l’impresa e l’interna...

CHIETI. Il ministero per lo sviluppo economico ha convocato una riunione sulla Sixty il 7 agosto, martedì, a Roma. Alle 15 comincerà il confronto sul tavolo del dipartimento per l’impresa e l’internazionalizzazione tra l’azienda, nella persona dell’amministratore delegato Pietro Bongiovanni, i sindacati Femca Cisl, Filctem Cgil e Uilta Uil. All’incontro sono invitati anche i rappresentanti delle istituzioni locali con gli assessori regionali Paolo Gatti e Alfredo Castiglione, il presidente della Provincia Enrico Di Giuseppantonio e il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio. «Questa riunione», dice Di Giuseppantonio, «è importante perché porta finalmente sul tavolo nazionale una vicenda che ha una ricaduta importante per l’Italia, visto che si tratta di un gruppo moda di rilievo nel panorama internazionale. Auspichiamo una mediazione del governo con le banche per la transazione sul debito».

È questo che conta di portare a casa come risultato il presidente della Provincia su una vertenza che tiene col fiato sospeso 414 lavoratori e che, da quando il fondo d’investimento Crescent HidePark ha rilevato l’intero pacchetto azionario di Sixty, è entrata ancora di più in un cono d’ombra. Nulla si sa, infatti, della transazione con le banche sul debito da circa 300 milioni di euro, punto fermo da cui ripartire per il rilancio dei marchi e del gruppo. «Già il fatto che», commenta Giuseppe Rucci (Filctem Cgil), «il ministero ci convoca a ridosso del Ferragosto, è positivo. L’auspicio è che ci siano al tavolo tutti gli interlocutori invitati, in prima fila le istituzioni e che, in un contesto così autorevole e centrale, si riesca finalmente a avere quelle notizie sul futuro di Sixty attese da tempo. Ad ogni modo è importante che questa vertenza cammini anche a livello ministeriale e che catalizzi l’attenzione degli interlocutori centrali». (s.b.)

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