Elementari, 6 casi da verificare
Nuovo sopralluogo dei tecnici. Oggi verdetto su superiori e medie
CHIETI. Oggi sarà il giorno decisivo per sapere se, quando e quali scuole (elementari, medie e superiori), della città e della provincia riapriranno, dopo il terremoto di lunedì 6 aprile. Il Comune realizzerà un nuovo sopralluogo visivo (gli altri li avevano fatti fino a venerdì e sabato) con l’aiuto di 12 tecnici, interni e esterni. Così anche per le scuole medie e superiori, i tecnici interni all’ente provinciale, incaricati dall’ingegner Carlo Cristini dovranno relazionare sulla stabilità degli edifici.
Dopo il terremoto di San Giuliano di Puglia, nell’ottobre del 2002, nel quale crollò una scuola elementare, e morirono 27 bambini e una maestra, (oltre ai numerosi feriti), la Provincia innescò controlli per verificare l’idoneità delle scuole medie e superiori. Lo fece, incaricando tecnici esterni e interni che realizzarono prove di carico statiche-antisismiche. Gli edifici risultarono quasi tutti idonei. Allora i controlli si resero urgenti e necessari perché quel terremoto (dell’8 grado della scala Mercalli), molto meno invasivo di quello che ha colpito l’Aquila, era crollata proprio una scuola. Le verifiche attuali hanno una valenza ancora maggiore, considerata la vicinanza del sisma al territorio teatino e la devastazione che ha provocato. Genitori e famiglie abruzzesi, avvolte dalla tragedia che ha travolto tantissime persone, vogliono risposte chiare e essere certi che i propri figli possano recarsi a scuola in tutta sicurezza. Le relazioni dei tecnici della Provincia, a seguito di controlli visivi fatti nei giorni scorsi, dovranno essere consegnate oggi. Sembra che alcuni problemi siano stati rivelati per i due licei, classico Vico e scientifico Masci. Anche se le lesioni analizzate sarebbero non preoccupanti, probabilmente su questi edifici, antichi, dovranno essere svolte più approfondite verifiche. Oggi si saprà, se, come previsto dal calendario delle lezioni, giovedì gli studenti potranno tornare a scuola.
Altro discorso per le scuole elementari di competenza del Comune. Qui la situazione sembra essere più complessa. Dopo il terremoto di lunedì 6, controlli visivi sono stati realizzati fino a venerdì e sabato, ma il problema dello sciame sismico ha imposto un rinvio a oggi per nuove verifiche. «Su 36 scuole 6 avrebbero dei problemi», dice l’assessore ai lavori pubblici Luigi Febo, «dodici tecnici, alcuni interni, altri esperti e reduci dal corso regionale proprio sugli eventi sismici, altri ancora volontari della protezione civile e esperti, già in campo per i terremoti dell’Irpinia e dell’Umbria, dovranno redigere schede tecniche, predisposte dal ministero, sul grado di idoneità degli edifici».
La scuola elementare Cesari, dicono dal Comune, dopo il terremoto di San Giuliano, sarebbe stata monitorata periodicamente in vista anche di una sua ristrutturazione che partirà questa estate.
Intanto i capigruppo al consiglio comunale oggi si riuniranno perché vogliono risposte sulla situazione e prendere visione delle schede per valutare la portata di ciò che viene trascritto. Anche per le scuole elementari e materne, oggi, il sindaco e la sua giunta dovranno prendere una decisione sulla loro riapertura.
Dopo il terremoto di San Giuliano di Puglia, nell’ottobre del 2002, nel quale crollò una scuola elementare, e morirono 27 bambini e una maestra, (oltre ai numerosi feriti), la Provincia innescò controlli per verificare l’idoneità delle scuole medie e superiori. Lo fece, incaricando tecnici esterni e interni che realizzarono prove di carico statiche-antisismiche. Gli edifici risultarono quasi tutti idonei. Allora i controlli si resero urgenti e necessari perché quel terremoto (dell’8 grado della scala Mercalli), molto meno invasivo di quello che ha colpito l’Aquila, era crollata proprio una scuola. Le verifiche attuali hanno una valenza ancora maggiore, considerata la vicinanza del sisma al territorio teatino e la devastazione che ha provocato. Genitori e famiglie abruzzesi, avvolte dalla tragedia che ha travolto tantissime persone, vogliono risposte chiare e essere certi che i propri figli possano recarsi a scuola in tutta sicurezza. Le relazioni dei tecnici della Provincia, a seguito di controlli visivi fatti nei giorni scorsi, dovranno essere consegnate oggi. Sembra che alcuni problemi siano stati rivelati per i due licei, classico Vico e scientifico Masci. Anche se le lesioni analizzate sarebbero non preoccupanti, probabilmente su questi edifici, antichi, dovranno essere svolte più approfondite verifiche. Oggi si saprà, se, come previsto dal calendario delle lezioni, giovedì gli studenti potranno tornare a scuola.
Altro discorso per le scuole elementari di competenza del Comune. Qui la situazione sembra essere più complessa. Dopo il terremoto di lunedì 6, controlli visivi sono stati realizzati fino a venerdì e sabato, ma il problema dello sciame sismico ha imposto un rinvio a oggi per nuove verifiche. «Su 36 scuole 6 avrebbero dei problemi», dice l’assessore ai lavori pubblici Luigi Febo, «dodici tecnici, alcuni interni, altri esperti e reduci dal corso regionale proprio sugli eventi sismici, altri ancora volontari della protezione civile e esperti, già in campo per i terremoti dell’Irpinia e dell’Umbria, dovranno redigere schede tecniche, predisposte dal ministero, sul grado di idoneità degli edifici».
La scuola elementare Cesari, dicono dal Comune, dopo il terremoto di San Giuliano, sarebbe stata monitorata periodicamente in vista anche di una sua ristrutturazione che partirà questa estate.
Intanto i capigruppo al consiglio comunale oggi si riuniranno perché vogliono risposte sulla situazione e prendere visione delle schede per valutare la portata di ciò che viene trascritto. Anche per le scuole elementari e materne, oggi, il sindaco e la sua giunta dovranno prendere una decisione sulla loro riapertura.