VASTO
Esplosione Sabino del 2020, disposta nuova perizia
Il giudice ordina un nuovo approfondimento sulle cause della tragedia di tre anni fa che provocò la morte di tre lavoratori
VASTO. Il tribunale di Vasto torna a occuparsi della Esplodenti Sabino dove lo scorso 13 settembre è avvenuta un'esplosione che ha fatto tre vittime. Il tribunale deve però esprimersi sulla precedente esplosione, quella del 21 dicembre del 2020 che fece altrettante vittime.
Il giudice per l'udienza preliminare Anna Rosa Capuozzo ha disposto oggi una perizia nell'ambito dell'udienza preliminare che vede dieci imputati, compresa la società, per la morte di tre lavoratori. Il perito, l'ingegnere Luigi Di Santo, riceverà l'incarico il prossimo 12 ottobre e secondo quanto si apprende la perizia dovrà accertare su basi scientifiche le cause di quel tipo di esplosione e i presupposti che possono avervi dato luogo.
Le rispettive consulenze della Procura e delle difese sono giunte a conclusioni opposte. L'accusa principale, per tutti gli imputati, è cooperazione colposa in omicidio colposo, per colpa generica consista in negligenza, imprudenza e imperizia e per colpa specifica consistita nella violazione di diverse norme antinfortunistiche.
Gli imputati sono il legale rappresentante e presidente del Cda della Esplodenti Sabino spa, quattro consiglieri di amministrazione, il direttore dello stabilimento, il responsabile del servizio protezione e prevenzione, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, il capo reparto, la società in persona del legale rappresentante, società che è sottoposta a procedimento penale per responsabilità amministrativa per omicidio colposo plurimo.