Forte: su Villa Pini prevalga l'umanità
L'arcivescovo ai giudici: non si tolga ai lavoratori la serenità ragginta
CHIETI. «Come Pastore vicino alle sofferenze del suo popolo faccio appello all'autorità giudiziaria, perché prevalga il senso di umanità e giustizia che non tolga ai lavoratori di Villa Pini la serenità raggiunta». L'arcivescovo Bruno Forte prima di celebrare la messa del precetto pasquale nella cappella della clinica incontra i dipendenti di Villa Pini che gli hanno consegnato una lettera. Difesa del lavoro, della famiglia e della dignità della persona. Richiamano i principi della Costituzione della Repubblica Italiana i lavoratori di Villa Pini e SanStefAR nella lettera.Forte la prende tra le mani e, da sempre accanto alle vertenze occupazionali per gli inevitabili riflessi sociali che comportano, e si fa megafono della loro angoscia. Il 13 aprile il Consiglio Di Stato deciderà se confermare o meno la sentenza del Tar dell'Aquila che fa decadere l'accreditamento delle strutture dell'ex gruppo Angelini.
«Faccio appello all'autorità giudiziaria» dice, «pur nel pieno rispetto della sua autonomia, e alle autorità politiche regionali, perché prevalga il senso di umanità e giustizia che non tolga ai lavoratori di Villa Pini la serenità raggiunta». Ascolta i dipendenti in silenzio, prende la loro lettera e non tralascia di far capire d'esserli accanto già da tempo. «Ho seguito», racconta padre Bruno, «la situazione di sofferenza dei lavoratori di Villa Pini, che a lungo hanno continuato a prestare la loro opera con professionalità e generosità nel tempo in cui, per le note vicende della precedente gestione, non venivano pagati».
«Oggi», riprende, «sono invece regolarmente stipendiati e possono svolgere la loro azione in un contesto di serenità e con responsabile partecipazione. Invalidare questa situazione in nome di un'interpretazione della legge regionale, che sospende i contributi alle strutture sanitarie in difficoltà, perché la precedente situazione non è ancora del tutto sanata in attesa del completamento del processo fallimentare, significa gettare nuovamente questi lavoratori, circa mille, e i pazienti, con le rispettive famiglie, in una situazione di grande angoscia».
Alla messa c'erano oltre al sindaco di Torrevecchia Teatina, Katja Baboro, insieme al sindaco di Miglianico Dino De Marco, il vice sindaco di San Giovanni Teatino Giorgio Di Clemente e l'assessore Luciano Di Sipio di Ripa Teatina.L'arcivescovo Forte ieri ha visitato anche i ricoverati nell'Unità risvegli. Pazienti critici, che a casa, anche dopo la riabilitazione, stando ai medici, non possono proprio tornare. Qual è l'alternativa? Dopo l'incontro con Forte i lavoratori di Villa Pini sono andati dal presidente della Provincia Enrico Di Giuseppantonio.
«Faccio appello all'autorità giudiziaria» dice, «pur nel pieno rispetto della sua autonomia, e alle autorità politiche regionali, perché prevalga il senso di umanità e giustizia che non tolga ai lavoratori di Villa Pini la serenità raggiunta». Ascolta i dipendenti in silenzio, prende la loro lettera e non tralascia di far capire d'esserli accanto già da tempo. «Ho seguito», racconta padre Bruno, «la situazione di sofferenza dei lavoratori di Villa Pini, che a lungo hanno continuato a prestare la loro opera con professionalità e generosità nel tempo in cui, per le note vicende della precedente gestione, non venivano pagati».
«Oggi», riprende, «sono invece regolarmente stipendiati e possono svolgere la loro azione in un contesto di serenità e con responsabile partecipazione. Invalidare questa situazione in nome di un'interpretazione della legge regionale, che sospende i contributi alle strutture sanitarie in difficoltà, perché la precedente situazione non è ancora del tutto sanata in attesa del completamento del processo fallimentare, significa gettare nuovamente questi lavoratori, circa mille, e i pazienti, con le rispettive famiglie, in una situazione di grande angoscia».
Alla messa c'erano oltre al sindaco di Torrevecchia Teatina, Katja Baboro, insieme al sindaco di Miglianico Dino De Marco, il vice sindaco di San Giovanni Teatino Giorgio Di Clemente e l'assessore Luciano Di Sipio di Ripa Teatina.L'arcivescovo Forte ieri ha visitato anche i ricoverati nell'Unità risvegli. Pazienti critici, che a casa, anche dopo la riabilitazione, stando ai medici, non possono proprio tornare. Qual è l'alternativa? Dopo l'incontro con Forte i lavoratori di Villa Pini sono andati dal presidente della Provincia Enrico Di Giuseppantonio.