SAN SALVO. Tre minuti. Tanto hanno impiegato i ladri a svuotare giovedì notte la cassa continua del supermercato Decò in via San Rocco. In quattro e a volto scoperto dopo aver rotto una vetrata laterale sono entrati all’interno del market e hanno svuotato il forziere. Il bottino è di circa 5mila euro. Afferrate le banconote, la gang ha guadagnato in fretta l’uscita e è scappata senza lasciare traccia.

La scoperta del colpo è stata fatta dai gestori il mattino successivo. Arrivati sul posto hanno visto subito la vetrata rotta. Hanno sperato in un atto vandalico ma così non era. La “spaccata”, è stata denunciata ai carabinieri che ora stanno cercando di rintracciare la banda. Una telecamera ha ripreso il raid ma gli investigatori non sanno se le immagini sono nitide per identificare i quattro ladri.

La dinamica e la velocità con cui hanno messo a segno il colpo fa pensare che la banda abbia studiato a lungo i luoghi, il percorso più rapido e la via di fuga più sicura e anche le abitudini dei gestori. Una volta entrati si sono diretti subito verso la cassa continua. Vicino alla cassa non sono state lasciate impronte o indizi. I residenti assicurano di non aver sentito nessun rumore sospetto.

Il furto è avvenuto probabilmente nel cuore della notte, fra le 3 e le 4. Possibile che nessuno abbia sentito il rumore della vetrata infranta? I carabinieri ripetono l’invito lanciato giovedì a tutti i residenti del Vastese dal colonnello Salvatore Ronzo, comandante provinciale dell’Arma. «Quando accade un furto chi è in possesso anche di un piccolo dettaglio lo segnali ai carabinieri. Potrebbe essere la chiave per identificare anche un solo componente la banda». Ancora più preziosa sarebbe la chiamata mentre il raid ladresco è ancora in corso. «Al minimo rumore o se solo la luce di un locale si accende stranamente nel cuore della notte, avvertite subito i carabinieri. Non solo potrebbe essere sventato un furto ma anche catturati gli autori», è l'invito del comandante provinciale.

La destrezza con cui ha agito la gang al Decò e i volti scoperti inducono a pensare che si tratti di persone residenti fuori città e per questo difficilmente identificabili. Gli investigatori non si arrendono.

Paola Calvano

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