Bianca Falcone, una vita per la scherma: “È il modo e il mezzo migliore per esprimersi”

Lo scorso maggio è stata la prima spadista d'Abruzzo a salire sul gradino più alto del podio in una competizione nazionale della sua disciplina. Alla scoperta di un giovane talento
CHIETI. Bianca Falcone ha scritto la storia della scherma abruzzese: lo scorso maggio è stata infatti la prima spadista d'Abruzzo a salire sul gradino più alto del podio in una competizione nazionale della sua disciplina. La spadista teatina, classe 2008, racconta i ricordi e le emozioni di una gara che sa già di storia e le aspettative per la stagione in corso, che la vede qualificata di diritto ai Campionati Italiani Under 17, Under 20 e al Campionato Gold Assoluti. Ecco l’intervista.
Lo scorso maggio hai vinto il campionato nazionale Gold Giovani di Spada femminile: è il primo oro italiano nella scherma per la Città di Chieti e anche il primo nella tua carriera. Che effetto ti ha fatto?
“È stata sicuramente una tappa fondamentale del mio percorso fino ad ora: è stata prima di tutto una grande soddisfazione, mi ha dato delle sicurezze in più e stimolato a migliorarmi”.
Che ricordi hai di quell'esperienza?
“Ricordo molto bene i momenti prima della finale. Mi avevano chiuso in questo spazio dove eravamo solo io e l'armiere. Ricordo lui immobile, poco interessato a tutto la situazione e io che non riuscivo a stare ferma; non era agitazione, ero curiosa di sapere come sarebbe andata a finire”.
Quest'anno non dovrai disputare il campionato Gold perché sei già qualificata, grazie ai risultati agonistici di questa stagione, al Campionato Italiano: che obiettivi ti poni e che aspettative hai?
“Il mio obiettivo principale adesso è rimanere concentrata e focalizzata per affrontare nella mia miglior condizione entrambe le finali; sono motivata ad esprimermi, in queste gare più che mai, al massimo delle mie potenzialità”.
In questa stagione hai anche conquistato il bronzo a squadre nella tappa del circuito europeo che si è svolta a Napoli: com'è stata questa esperienza?
“Mi è piaciuta molto come esperienza. È stato molto interessante fare squadra con ragazze che solitamente sono mie avversarie e confrontarci con altre squadre non italiane, che giocano quindi una scherma un po' differente dalla nostra”.
Cosa rappresenta per te la scherma?
“Credo che per me rappresenti il modo e il mezzo migliore per esprimersi: quando mi alleno, quando do il massimo fisicamente oppure quando mi sfogo in gara, urlando, sento esca la parte più autentica di me”.
Che consiglio daresti a una bambina o a un bambino che vuole iniziare a praticare la scherma?
“Consiglierei di lasciarsi coinvolgere da questo sport meno popolare di altri, coniugando divertimento e disciplina”.
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