trasporti pubblici
Gli autisti dei bus: via della Liberazione meglio a senso unico
Una lettera, inviata al rispettivo direttore di esercizio, per chiedere di non far transitare più i pullman in via della Liberazione fin quando la strada non verrà messa in sicurezza. L’iniziativa...
Una lettera, inviata al rispettivo direttore di esercizio, per chiedere di non far transitare più i pullman in via della Liberazione fin quando la strada non verrà messa in sicurezza. L’iniziativa porta la firma dei sindacati della Panoramica e dell’Arpa preoccupati dai continui pericoli incontrati lungo via della Liberazione. Dove, al momento, si transita con un doppio senso di marcia tra mille problemi. Questo perché la carreggiata è angusta ed è ridotta ulteriormente dalle macchine parcheggiate, spesso e volentieri, su entrambi i lati della strada. «Su via della Liberazione non ci sono le misure di legge per transitare nel doppio senso di marcia. Lo andiamo ripetendo da tempo», afferma Domenico Di Fabrizio, della Fit Cisl Panoramica, «ma nessuno ci ascolta.
«Chiediamo al direttore di esercizio di non far più passare i bus su via della Liberazione, almeno finché non ci saranno interventi per riportare un minimo di sicurezza sulla via. Su questo punto», avverte Di Fabrizio, «non transigiamo affatto».
La lettera, per conoscenza, è stata inviata anche alla Motorizzazione, alle forze dell’ordine e, ovviamente, al Comune. Che, in passato, aveva manifestato la volontà di regolamentare in qualche modo via della Liberazione. Ma sono rimaste solo le promesse.
Anche perché la strada viene attraversata ogni giorno dalle affollate linee urbane 3, 12 e 11 oltre che dai mezzi extraurbani dell’Arpa. Il caos maggiore si registra durante il periodo delle scuole con centinaia di studenti trasportati e fatti scendere alla meno peggio in via della Liberazione.
«La misura ormai è colma. E’ in gioco la sicurezza», riprende Di Fabrizio, «e la qualità del servizio offerto alla cittadinanza».
Tra le ipotesi per ottimizzare il transito in via della Liberazione c’è la soppressione dei parcheggi presenti o la trasformazione della via in senso unico a scendere. «Potrebbe essere una buona scelta», dice Di Fabrizio, « per decongestionare una volta per tutte piazza Trento e Trieste».(j.o.)
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