Il rione Sant’Egidio chiede marciapiedi stradine e segnaletica
Lettera alla giunta in vista della costruzione del parcheggio I residenti: con più posti auto ci sarà un aumento del traffico
LANCIANO. Chiedono più sicurezza per i pedoni e interventi per migliorare la viabilità i residenti di contrada Sant’Egidio. La zona, alle porte della città, vedrà dopo anni di attesa la realizzazione di un parcheggio da oltre 80 posti auto che servirà principalmente il centro storico, da sempre carente di posti auto. Di qui l’appello dei cittadini del rione che vogliono riportare l’attenzione dell’amministrazione comunale anche sui problemi di una contrada «dimenticata da tutti e molto pericolosa per la viabilità. Quest’opera», scrivono i residenti della contrada e dell’associazione culturale Sant’Egidio al sindaco, Mario Pupillo, «non deve risultare una cattedrale nel deserto, nè un mero sfruttamento per creare un servizio ai soli quartieri di Sacca e Civitanova. Se un’opera deve realizzarsi a Sant’Egidio si presume che debba essere utile anche ai residenti del luogo e apportare benefici alla zona tanto più in previsione di un sicuro aumento del traffico veicolare sulla già trafficata e pericolosa strada Sant’Egidio».
I residenti hanno fatto notare all’assessore all’urbanistica Pasquale Sasso che nel progetto del parcheggio non sono stati previsti «marciapiedi sulla strada di Sant’Egidio» e mancano «studi particolari sui percorsi pedonali e veicolari della suddetta strada». In particolare i percorsi riservati ai pedoni sarebbero assenti sul disegno dell’opera perfino «all’interno del parcheggio stesso».
La contrada ha quindi evidenziato una serie di emergenze. Prima fra tutte c’è la realizzazione di un marciapiede che renda sicuro il transito dei pedoni dentro e fuori il parcheggio. C’è poi la realizzazione di un percorso pedonale sicuro che colleghi il marciapiede all’ascensore e alla stradina verso il centro storico e la «realizzazione di un percorso alternativo sul versante sud (verso le Torri Montanare e il Parco della musica), in modo da poter risalire su via Spaventa quando l’ascensore non funziona».
Particolare attenzione va inoltre dedicata al «miglioramento della strada Sant’Egidio, un’arteria che gli automobilisti percorrono a velocità sostenuta e che causa notevoli problemi ai residenti. Si chiede quindi una «adeguata segnaletica, rallentatori e l’allargamento della carreggiata». Da regolare anche il traffico su una stradina molto pericolosa, a causa della sua forte pendenza, che collega la strada Sant’Egidio a via Spaventa. In caso fossero previsti dei locali nei pressi del nuovo ascensore, l’associazione culturale chiede infine la possibilità di avere in gestione una stanza da utilizzare come sede.
Daria De Laurentiis
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