In consiglio comunale i tagli ai servizi dell’ospedale

14 Novembre 2014

ATESSA. Si discuterà delle sorti dell’ospedale San Camillo nel consiglio comunale convocato per domani alle 10. Sono stati invitati i sindaci del comprensorio, il presidente della Regione Luciano D’A...

ATESSA. Si discuterà delle sorti dell’ospedale San Camillo nel consiglio comunale convocato per domani alle 10. Sono stati invitati i sindaci del comprensorio, il presidente della Regione Luciano D’Alfonso, l’assessore regionale alla sanità Silvio Paolucci, Mario Olivieri, presidente della V Commissione sanità e salute, consigliere regionale di Abruzzo Civico, il direttore Asl Francesco Nicola Zavattaro, la direttrice sanitaria del San Camillo, Rossana Di Nella, i responsabili delle unità operative e il personale medico e paramedico.

«Il 6 novembre», afferma il sindaco Nicola Cicchitti, «abbiamo fatto richiesta alla direttrice dell’ospedale di svolgere nei locali del San Camillo un consiglio comunale per il 15 novembre per l’adozione di una proposta da presentare a D’Alfonso di una struttura ospedaliera territoriale che riequilibri e rafforzi l’offerta sanitaria nel sud della provincia. Purtroppo», continua Cicchitti, «abbiamo avuto un no dal direttore Zavattaro e quindi abbiamo convocato il consiglio nella solita sala consiliare». Ai primi di ottobre D’Alfonso venne ad Atessa per incontrare medici e politici all’interno dell’ospedale. In quell’occasione il personale sanitario fece al governatore alcune richieste: «Ciò di cui necessita il nostro territorio è una gestione tale per cui il personale non sia più “ambulante” e sia assicurato il mantenimento di aree come quelle della diagnostica di 1° livello, del Nod (Nucleo operativo distrettuale), dell’anestesia per day e week surgery, in grado di evitare l’esodo dei pazienti verso le strutture private o gli ospedali di altre regioni».

Nei giorni seguenti a far precipitare le cose è stato l’annuncio della chiusura del week surgery (interventi chirurgici con degenza limitata a pochi giorni) e la comunicazione regionale dei dati sull’attività del presidio ospedaliero atessano che definire preoccupanti è usare un’attenuazione.

Nel consiglio di domani si discuterà anche dei controdati sottoscritti da 25 medici del San Camillo che confutano quelli regionali pongono il 2012 come inizio delle difficoltà per l’ospedale di Atessa.

Matteo Del Nobile

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