L’autopsia esclude aggressioni sulla donna
Corpo ritrovato sulla spiaggia di Libertini: il responso tra 60 giorni. Salma alla famiglia per i funerali
VASTO. Profonde lesioni traumatiche al cranio, sangue nello stomaco e brandelli di carne strappati a morsi da qualche animale selvaggio sul fianco sinistro, ma nessun segno di lesioni provocate da aggressioni. È stata riconsegnata ai familiari ieri sera la salma di Maria Cesanelli, la donna di 75 anni sparita sabato da Porto Potenza Picena, nelle Marche, e ritrovata giovedì mattina poco dopo le 11 sulla battigia della spiaggia di Libertini, a sud di Punta Penna.
Fin dall’inizio è parso evidente che la morte della donna non fosse legata a un fatto cruento. È stata la stessa pensionata, eludendo la sorveglianza di una badante, ad allontanarsi da casa dirigendosi verso il mare. La versione è stata confermata dai carabinieri di Porto Potenza Picena. Prima di dare il nullaosta alla sepoltura, il sostituto procuratore Giancarlo Ciani ha voluto fare chiarezza sulle cause della morte dell’anziana e per questo ha disposto l’autopsia. L’incarico è stato affidato al medico legale Pietro Falco. Il perito ha iniziato l’esame poco dopo le 13. Le 18 erano passate abbondantemente quando il medico ha ultimato la perizia. Falco ha ribadito l’assenza di tracce lesive da aggressione. «È necessario fare accurati esami istologici nei polmoni per appurare se la signora è morta per annegamento o è morta in acqua», ha spiegato il perito. Le scogliere e il lungo tragitto in mare hanno provocato diverse lesioni traumatiche al volto e a livello encefalico. Falco si è riservato di fornire una relazione completa non prima dei canonici 60 giorni. (p.c.)
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