Consorzio tecniche irrigue

Lavoratori Cotir in assemblea «Vogliamo gli stipendi»

VASTO. Il loro grido d’aiuto ha fatto riunire ieri mattina, in contrada Zimarino, molti politici regionali, provincali e locali. Tonino Marcello, Massimo Desiati, Franco Caramanico, Alessandro...

VASTO. Il loro grido d’aiuto ha fatto riunire ieri mattina, in contrada Zimarino, molti politici regionali, provincali e locali. Tonino Marcello, Massimo Desiati, Franco Caramanico, Alessandro Cianci, Giuseppe Forte e molti altri esponenti. «Peccato che non sia venuto l’assessore a cui è stato chiesto l’incontro, Mauro Febbo, titolare della delega regionale all’agricoltura», rimarca Ada Pia Sininberghi, segretaria provinciale del Flai-Cgil.

I motivi dell’assemblea permanente dei 29 dipendenti del Cotir sono stati scritti su uno striscione sistemato all’ingresso del centro ricerche. “Ricerca a costo 0 e senza stipendi”; “Cotir, centro regionale e i nostri stipendi?”. Da sette mesi, a causa della situazione economica poco felice, i lavoratori non ricevono le buste paga.

La Federazione di Chieti di Sel che ha partecipato ieri mattina all’assemblea definisce la situazione “insostenibile”. «Il Vastese rischia di perdere un bagaglio di conoscenze e competenze soprattutto nel settore della ricerca in campo agricolo che sarebbe prezioso per garantire sviluppo e crescita alle produzioni agricole». Franco Caramanico e il coordinatore provinciale di Sel, Alessandro Cianci, hanno garantito che la vertenza sarà portata all’attenzione del consiglio regionale. «La Regione deve impegnare risorse per pagare gli stipendi arretrati rendendosi disponibile a qualsiasi discussione per garantire un futuro a questo importante centro di ricerca»,dice Caramanico.

Cianci ha stigmatizzato il comportamento di Febbo che scarica le responsabilità su altri, promette iniziative ma poi non risponde alle richieste di incontro.

«Se davvero come dice, grazie al suo lavoro la Regione risparmierà 3 milioni e 600 mila euro annui di spese fisse, l’assessore Febbo venga a dirci quante risorse saranno destinate al pagamento degli emolumenti e soprattutto quando», insistono i sindacati.

E oggi i lavoratori del Cotir sciopereranno per l’intera giornata. È la prima di una lunga serie di iniziative programmate per ottenere le mensilità arretrate, l’applicazione delle leggi regionali che regolano i rapporti con i centri di ricerca, il rispetto degli impegni presi nella convenzione, il coinvolgimento attivo nelle procedure regionali che interessano il futuro dei centri di ricerca. «Le iniziative di protesta», avvisano i rappresentanti sindacali di Flai,Fai e Uila, «proseguiranno fino a quando non avremo raggiunto gli obiettivi. Da troppo tempo si attendono dall’assessorato regionale all’agricoltura risposte che non arrivano». (p.c.)

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