Marrucino, il cda sceglie Pellegrino

Il direttore artistico dell'Istituzione sinfonica abruzzese preferito tra 22 nomi

CHIETI. Il cda del Marrucino ha un nome per la direzione artistica del teatro: Ettore Pellegrino, direttore artistico dell'Istituzione sinfonica abruzzese. Violinista, di origini pugliesi e dal gennaio dello scorso anno direttore artistico dell'Isa. Il maestro, che dal 2000 è spalla stabile dell'Orchestra sinfonica abruzzese ora dovrà dire ai componenti del consiglio di amministrazione (Paolo Roccioletti, Gaetano Bonetta e Cristiano Sicari) se accetterà l'incarico sulla base delle indicazioni e dei programmi fissati per il teatro lirico regionale dallo stesso cda.

L'impegno è notevole non tanto per le finalità artistiche che si prefigge il Marrucino, riportate in un programma stilato nei minimi dettagli, che il maestro, stimato musicista e non solo in Abruzzo, che collabora con l'orchestra della Scala di Milano e con l'omonima orchestra filarmonica, sarà in grado certamente di centrare. Pellegrino che si dice molto vicino al senatore Fabrizio D Stefano dovrà invece fare i conti con le ristrettezze finanziarie a disposizione del teatro. Anzi dovrà essere lui con le sue entrature e i suoi crediti professionali nel mondo della musica che conta a dare al teatro quel valore aggiunto con la minore spesa affinché la maggiore istituzione teatina possa intraprendere la strada del rilancio.

Un compito che all'apparenza potrebbe sembrare facile, se si considera che l'Orchestra sinfonica abruzzese già offre la sua collaborazione al Marrucino, teatro lirico regionale rimasto orfano, dall' insediamento del centrodestra dei professori della Orchestra del teatro. La scelta del cda potrebbe essere stata determinata proprio da questo particolare.

Il nome di Pellegrino insieme a quello del teatino Maurizio Colasanti, oboista con studi di direzione d'orchestra sembrava il più probabile alla nomina si dall'inizio. L'ex direttore artistico Sergio Rendine è stato «scartato» quasi subito. Dal curriculum invidiabile, il maestro ha ancora qualche questione in sospeso col Comune. Così come Fabio D'Orazio, che ha svolto di fatto l'attività di direttore dopo lo scioglimento della Istituzione del Marrucino dell'ex sindaco Ricci ma che potrebbe essere il vice di Pellegrino. Sfuma dunque anche l'ipotesi del teramano Enrico Melozzi, sponsorizzato da numerosi artisti e musicisti del mondo dello spettacolo che hanno sottoscritto una petizione in suo favore. L'unico ad avere qualche probabilità potrebbe essere invece proprio il teatino Maurizio Colasanti, di fronte a un rifiuto, che per ora sembra improbabile, del violinista aquilano.

Pellegrino ha iniziato a studiare violino da quando aveva quattro anni. Come Leopold per Mozart, il padre, violinista anch'egli, è stato il suo primo maestro. Si è diplomato al conservatorio «Licino Refice» di Frosinone con il massimo dei voti. Svolge una intensa attività concertistica, per la sua collaborazione fissa con la Scala è stato diretto da direttori di calibro come Chung, Baremnboim, Gatti, Renzetti. Di origini pugliesi, Pellegrino è naturalizzato aquilano, (ma dopo il terremoto vive a Pescara), da quando nel 1993 ha lavorato con i Solisti aquilani e con il gruppo girato i maggiori teatri di Italia, Belgio, Germania, Spagna, Canada, Francia. Ha forti legami con il professor Francesco Sanvitale, responsabile del settore lirico musicale dell'Istituzione sinfonica abruzzese e amico di Vittorio Antonellini direttore storico dell'Isa.

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