INCIDENTE STRADALE
Morta a 17 anni: una foto su Instagram, poi lo schianto
San Salvo e Termoli sconvolte per la morte di Sara Favia, il ricordo del Nautico molisano: «Addio Capitano». I funerali nella cattedrale del Borgo antico
SAN SALVO. L’ultima foto con Sara Favia, 17 anni, postata su Instagram poche ore prima della tragedia. Poi, l’incidente a San Salvo in cui ha perso la vita. Quello scatto con baci mimati e sorrisi racconta la vita spensierata di una ragazza, circondata dagli amici. E ora quegli amici sono distrutti da un dolore inspiegabile: sono increduli davanti a una morte che ha provocato sgomento in due città, a San Salvo, teatro dello schianto, e a Termoli, la città di Sara.
La 17enne ha avuto la sventura di sedere sul sedile posteriore della Fiat Panda impazzita e finita contro un pilastro di cemento e una ringhiera di ferro vicini alla rotonda sulla Statale 16 a San Salvo marina, a ridosso del confine con Montenero di Bisaccia.
I funerali della studentessa si svolgono martedì 20 ottobre, alle ore 16, nella cattedrale del Borgo antico.
L'intera comunità termolese è sconvolta per la tragedia. Era felice Sara, studentessa all’istituto nautico Tiberio di Termoli: l’attendeva una serata di gioia. Invece, è morta sul colpo: troppo gravi le ferite riportate nell’incidente e i tentativi di rianimazione degli operatori del 118 non sono serviti; feriti i tre amici che erano con lei e una, I.L. di 18 anni, è in prognosi riservata nel reparto di Neurochirurgia dell’ospedale San Pio.
«Sono profondamente addolorata», dice il sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca, «il mio pensiero va a Sara e alla sua giovane età, ai suoi genitori, nella consapevolezza che niente e nessuno potrà consolare un dolore così grande e lancinante».
Sui social si susseguono i messaggi di affetto e cordoglio. La sua scuola, l'Istituto Nautico di Termoli, con un post su Facebook, la ricorda così: «Non ci sono parole quando una giovane vita viene spezzata, quando negli occhi e nel cuore abbiamo ancora Sara, il suo viso, la freschezza dei suoi anni. Chi l’ha conosciuta sa con quanto entusiasmo Sara andasse incontro alla vita. Il suo sogno... diventare capitano di una nave. E ci sarebbe riuscita... Sara. Minuta ma forte, ancora ragazza, ma con una maturità e una determinazione quasi da adulta. Sapeva essere amica dei suoi compagni, ma anche gestire le relazioni con il mondo dei grandi. Abbiamo avuto la fortuna di conoscerti e non ti dimenticheremo. Nel nostro cuore rimarranno sempre il tuo sorriso e il tuo dolce viso. Un abbraccio dalla “tua” scuola».
Sara aveva la passione del canto e faceva parte del coro Punto di Valore diretto dal maestro Alessandro Di Palma: «I maestri, il presidente, le ragazze del coro e tutta l’associazione si uniscono all’immenso dolore della famiglia di Sara. Ciao Sara, ti porteremo sempre nel cuore», recita il messaggio diffuso su Facebook insieme a video in cui Sara, su un trabocco, interpreta i brani “Ma tu” e “Eye in the sky”.
Anche il primario di Radiologia del San Pio, Maria Amato, interviene: «Una notizia così drammatica ferma il respiro: 17 anni, una vita da mordere e una vita per essere felice. Una giovane che non conoscevo ma questa storia aggiunge dolore a quello mai superato per la morte di tanti ragazzi per cui noi medici non siamo stati capaci di vincere la nostra guerra alla morte».
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