Nuovo impianto imballaggi residenti ancora contrari

30 Maggio 2013

CHIETI. Una riunione con i cittadini di Casalincontrada e Brecciarola da fissare a metà giugno, forse il 13, e una nuova “protesta dei lenzuoli”, gli stessi che poco più di un anno fa sono comparsi...

CHIETI. Una riunione con i cittadini di Casalincontrada e Brecciarola da fissare a metà giugno, forse il 13, e una nuova “protesta dei lenzuoli”, gli stessi che poco più di un anno fa sono comparsi alle finestre dei residenti della zona in cui dovrebbe sorgere l’impianto di trattamento imballaggi di Edilizia Colonnetta. Il comitato Ambiente e territorio Val Pescara si è rimesso in moto con progetti già chiari. «Il primo passo», spiega il referente Marcello Scurci, «sarà studiare il nuovo progetto approvato dalla giunta, poi decideremo come andare avanti».

La battaglia promette di tornare rovente come già accade da circa due anni, visto che il comitato non cambia di una virgola la propria posizione: «La netta contrarietà ad ogni insediamento previsto in una zona di elevato pregio paesaggistico».

Ambientalisti e cittadini chiedono garanzie di sicurezza e ribadiscono di non essere stati interpellati dal sindaco Concetta Di Luzio dopo che l’azienda ha presentato un nuovo progetto.

«L’anno scorso dissero che era sicuro», prosegue Scurci, «allora perché non sottoporre quello vecchio al Via (Valutazione di impatto ambientale, ndc)?». La prima idea di un impianto di imballaggi a Casalincontrada fu presentata da Edilizia Colonnetta il 21 aprile di due anni fa. Il 10 luglio il progetto fu assoggettato al Via perché necessitava di «un più approfondito studio degli impatti ambientali dell’intervento», data la presenza di abitazioni private e di attività di ristorazione. Proprio per questo, dice l’azienda, insieme alla volontà di venire incontro alle perplessità, «la società Edilizia Colonnetta ha scelto di rivedere il progetto, prevedendone la riduzione da 19 mila a 12 mila metri quadrati, con la conseguente riduzione dei materiali lavorati e con la contemporanea esclusione di alcuni materiali la cui lavorazione era stata considerata, per quanto a torto, potenzialmente pericolosa».

Il nuovo progetto, dunque, sarebbe nato «da un lato dalla diversa valutazione dell’iniziativa imprenditoriale, essendo trascorsi due anni con notevoli conseguenze derivanti dall’immobilizzo degli investimenti destinati all’impianto; dall’altro dalla volontà di raccogliere le esigenze espresse dai cittadini e dal Comune tenendo conto del parere regionale sulle dimensioni della struttura».

Già approvato dalla giunta casalese, il progetto ricomincerà l’iter per le autorizzazioni, compresa la valutazione Via. Ma la società Edilizia Colonnetta non risparmia accuse di «visibilità mediatica» agli oppositori dell’impianto: segno che la battaglia è appena ricominciata. (f.r.)

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