Nuovo progetto della Laterlite Ridotta l’area degli scavi

14 Luglio 2013

LENTELLA. Laterlite, punto e a capo. L’azienda ha presentato un nuovo progetto di scavo al Comitato Via. Il progetto prevede un’attività decisamente più ridotta rispetto alla prima richiesta. L’area...

LENTELLA. Laterlite, punto e a capo. L’azienda ha presentato un nuovo progetto di scavo al Comitato Via. Il progetto prevede un’attività decisamente più ridotta rispetto alla prima richiesta. L’area di scavo è stata ridotta di un terzo.

Il 18 luglio a Pescara si decideranno le sorti dell’azienda della Valle del Trigno. La Laterlite ha assolutamente bisogno di ampliare la cava per poter lavorare. La richiesta presentata qualche settimana fa prevedeva 2.670.422 nuovi metri cubi di scavo ed è stata bocciata. L’azienda, decisa a restare in Abruzzo, ha ripresentato un progetto meno invasivo. L’autorizzazione richiesta questa volta è per 915mila metri cubi. Venerdì da Pescara arriverà una risposta.

Sindacati e lavoratori sperano possa essere trovata una soluzione per scongiurare la chiusura dell’impianto. «Chiediamo di portare avanti un progetto che salvi il lavoro senza danneggiare l’ambiente», hanno ripetuto le maestranze. Corrado Beldì, vicepresidente dell’azienda, ha mantenuto le promesse e assicurato la proprio disponibilità per la risoluzione della vertenza. Guai se non fosse possibile trovare una soluzione per salvare i 70 posti di lavoro.

Per il Vastese, già messo a dura prova in questi giorni dalle vertenze Silda Invest e Sider Vasto, sarebbe una iattura.

Il primo progetto di scavo presentato diversi mesi fa da Laterlite è stato così drasticamente ridotto. La Laterlite ci tiene comunque a ricordare che è collegata direttamente con l’Arta e monitorata ogni 30 secondi oltre ad essere certificata. Dalla parte dei lavoratori si è schierato anche il Pd.Dal 15 luglio e per un periodo di 13 settimane, i 70 lavoratori saranno in cassa integrazione. I sindacati sono impegnati a evitare che questo passaggio diventi il primo passo per un ridimensionamento della fabbrica.

L’approvazione dei nuovi scavi allontanerebbe lo spauracchio. Se non dovesse essere approvato il progetto si rischia la chiusura del sito. L’azienda ha bisogno di nuova argilla cruda. Se non potrà scavare, Laterlite sarà costretta a spegnere gli impianti. Confindustria lancia un monito. «Guai se così fosse, sarebbe l’ennesimo impoverimento del territorio in un momento di grave e diffusa difficoltà economica», rimarca l’associazione industriale confidando nella vittoria del buonsenso nel rispetto dell’ambiente e della salute di chi lo abita. (p.c.)

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