Ortona, sì alla perimetrazione del Parco della costa teatina
Ok del consiglio comunale. Serafini: tappa importante per lo sviluppo del territorio. Ora la Regione dovrà armonizzare le richieste presentate dagli altri Comuni
ORTONA. Il consiglio comunale ha approvato la proposta di perimetrazione del Parco della costa teatina.
La maggioranza è riuscita al terzo tentativo a pronunciarsi positivamente su questo argomento di tutela e di sviluppo del territorio che non riguarda solo Ortona, ma anche altri Comuni costieri.
In merito al tratto locale, il parco parte dalla zona Nord della città, attraversa tutta la spiaggia del Lido Riccio, ricomprende le due riserve naturali: Ripari di Giobbe e l'Acquabella, le aste fluviali già tutelate, e anche la spiaggia di Lido Saraceni. Si tiene fuori, invece, il Porto, l'ex Fornace perchè considerata area collegata alle attività portuali e, ovviamente, anche l'area industriale e il centro storico. «Il parco», commenta l'assessore all'ambiente Roberto Serafini, «è la nostra idea di sviluppo principe del territorio perchè in questo modo conserviamo l'habitat naturalistico di questa fascia costiera (la flora e la fauna). Inoltre, così è possibile valorizzare le nostre risorse territoriali e incentivare l'agricoltura, soprattutto quella biologica, il turismo e altro». Un importante risultato politico anche perchè il Parco della costa teatina era inserito nel programma elettorale dell'allora candidato sindaco D'Ottavio.
Ora, dopo l'approvazione della delibera, questa sarà trasmessa subito alla Regione e spetterà a quest'ultima uniformare l'indicazione di Ortona con quelle date dagli altri Comuni interessati perchè alla fine sarà l'Ente sovraordinato stesso a trasmettere la sua proposta di parco della costa teatina al ministero competente che avrà l'ultima parola sul tutto. C'è da dire che prima di questo ordine del giorno, l'assise ha discusso sull'indizione referendum consultivo sul parco proposto dalla minoranza. L'intento era quello di chiedere alla cittadinanza se fosse favorevole o meno allo stesso.
La maggioranza ha bocciato l'iniziativa referendaria dell'opposizione «perchè l'utilizzo di questo strumento democratico è inammissibile su questioni in cui il Comune non ha un potere deliberativo diretto». Insomma, la faccenda riguarda altri Comuni e non si può mettere in discussione un parco già istituito con legge del 2001. A quel punto, la minoranza ha giocato la carta del rinvio della discussione del parco chiedendo al sindaco un tavolo di concertazione perchè «c'era ancora del tempo per migliorare la proposta di parco, rendendo maggiormente partecipe la città».
La maggioranza ha bocciato la proposta ed è andata avanti per la sua strada.
Lorenzo Seccia
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