Vasto

Paura a Vasto: si spezzano le travi nei sotterranei, sgomberate 8 famiglie e tre negozi

29 Aprile 2025

Perdita d’acqua in un palazzo in vicolo Storto del Passero, dietro corso Garibaldi: crolla il seminterrato. Il sindaco preoccupato avvia i sopralluoghi. D’Ippolito (Sasi): terreno asciutto all’esterno dell’edificio

VASTO. Una montagna di terra e mattoni. Sopra di loro diverse travi. Paura nel centro storico ieri mattina a Vasto per il cedimento di un vano seminterrato. Le travi di uno scantinato condominiale, un tempo adibito a falegnameria, in vicolo Storto del Passero, uno degli angoli storici e più caratteristici di Vasto alle spalle di corso Garibaldi, hanno ceduto all'improvviso. Un sopralluogo ha accertato che a causare il crollo è stata un’importante infiltrazione d'acqua che ha causato il crollo del muro portante in mattoni compromettendo una trave in cemento armato e privando il solaio sovrastante di un adeguato supporto. Nell'immobile ci sono 9 appartamenti, 8 dei quali occupati. Otto famiglie hanno dovuto lasciare le abitazioni. Tre attività commerciali sono state costrette a chiudere.

Sul posto sono subito intervenuti i vigili del fuoco, la polizia locale, agenti del commissariato, carabinieri, protezione civile e tecnici della Sasi. Il sindaco Francesco Menna, dopo un sopralluogo, ha inviato una lettera alla prefettura mettendola al corrente dell'accaduto. L'area è stata transennata. La relazione consegnata al primo cittadino dai vigili del fuoco ha fatto chiarezza e precisato che “...considerata l'evoluzione del fenomeno e la mancata intercettazione del flusso idrico, in via precauzionale si è ritenuto opportuno l'allontanamento temporaneo delle famiglie residenti e l'interdizione delle attività commerciali al piano terra”.

Per il primo cittadino quanto accaduto è un evento preoccupante. «Ho allertato gli uffici competenti e quelli comunali», dice Menna. «I vigili del fuoco nella loro relazione specificano che si rende necessario procedere con verifiche tecniche più approfondite da parte di professionisti abilitati al fine di accertare il reale stato dei luoghi, adottare i provvedimenti necessari e garantire la sicurezza a residenti e commercianti».

Sul posto anche il legale di alcuni condomini. «Le famiglie sono evidentemente piuttosto provate», fa sapere l'avvocato Carmine Di Risio. «I miei clienti si aspettano che venga fatta la massima chiarezza e venga fatta un’accurata verifica delle responsabilità. Innegabili i disagi». Non appena è stato informato del crollo, Pio D'Ippolito, direttore dell’area tecnica della Sasi, ha inviato sul posto il geometra Eugenio Francesconi. «Per scoprire la causa dell'infiltrazione», fa sapere D'Ippolito, «è stata praticata un’apertura all'esterno della casa e sono stati effettuati degli scavi alla presenza dei vigili del fuoco. Tutto il terreno è risultato asciutto. Segno, questo, che la perdita non riguardava la rete della Sasi esterna al fabbricato. La perdita è interna al condominio». Esclusa quindi una temuta perdita all'adduttrice principale. La perdita si è verificata in un vano antico fatto di mattoncini. Il muro antico si è impregnato fino a scivolare. Le travi che poggiavano sul muro sono cadute. Non è dato sapere da quanto tempo l'acqua abbia iniziato ad erodere le travi fino a comprometterle e soprattutto dove è esattamente la perdita.

Molti i curiosi che hanno raggiunto la zona, ma sono stati allontanati per motivi di sicurezza. Sul posto anche il vicesindaco Licia Fioravante e gli assessori Alessandro D'Elisa e Carlo Della Penna. «Il settore servizi ha dato subito supporto tecnico e saremo vicini ai cittadini per quanto occorre», ha fatto sapere l'assessore D'Elisa. L'amministratore del condominio già nel primo pomeriggio di ieri ha convocato una impresa privata che dovrà puntellare l'area crollata per poi metterla in sicurezza. La messa in sicurezza è indispensabile per poter tornare a disporre dell'immobile. Una volta ricevuta la relazione che attesa l'esclusione di possibili crolli saranno rimosse le transenne.

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