E negli spareggi di C ritorna il Var: come funziona

Dopo l’esperimento dello scorso anno la Lega Pro ci riprova con l’utilizzo della tecnologia in campo
Per il secondo anno consecutivo Var presente in tutta la fase play off e play out della Serie C in programma dal prossimo fine settimana. Una scelta che va in continuità, dunque, rispetto allo scorso campionato, il primo in cui lo strumento del Var è stato utilizzato per un numero così grande di partite in Serie C. Per questo motivo, la scorsa settimana quaranta arbitri della Can C si sono riuniti a Coverciano – in due gruppi da venti – per due giorni di formazione sull’utilizzo del Var.
Il raduno, coordinato dal responsabile della Can C Maurizio Ciampi, ha visto l’intervento del responsabile Can Gianluca Rocchi, che ha illustrato anche come avviene l’utilizzo dello strumento tecnologico nei campionati di Serie A e B. In questa due giorni di formazione, effettuate alcune simulazioni in campo dove sono state ricreate situazioni di gioco.
In aula è invece stato illustrato il protocollo Var da seguire durante lo svolgimento delle partite.
Il Video Assistant Referee viene utilizzato esclusivamente in quattro situazioni chiave. L’ assegnazione di un gol (controllo di eventuali falli, fuorigioco o altre irregolarità prima della rete), ma anche per la decisione su un calcio di rigore (verifica su contatti in area, simulazioni o falli non visti dall’arbitro). Poi per l’espulsione diretta (correzione di errori evidenti su cartellini rossi) e viene utilizzato anche per l’errore di identità (assegnazione errata di un cartellino a un giocatore).
Il Var è stato introdotto ufficialmente in Italia nella stagione 2017-18 in Serie A, per poi essere esteso ai play off e play out di Serie B nelle stagioni successive. Ora, con la sua presenza consolidata nei play off e play out di Serie C, la tecnologia è destinata a diventare un pilastro anche nelle categorie inferiori.
Un esempio concreto dell’importanza del Var si è visto proprio nelle passate edizioni dei play off di Serie C. Alcuni episodi controversi avevano acceso polemiche tra club e tifosi, rendendo evidente la necessità di un supporto tecnologico agli arbitri.
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