Pensionata uccisa a coltellate a San Salvo fermati un italiano e un romeno

Ci sono due fermi per l'omicidio di Albina Paganelli, 69 anni, la pensionata uccisa nella sua casa di San Salvo nella notte tra lunedì e martedì. Il procuratore Enrica Medori ha disposto il fermo di polizia giudiziaria per Vito Pagano, 30 anni, cameriere di San Salvo. Avrebbe agito in concorso con un trentunenne romeno, Kelus Gelu
SAN SALVO. Ci sono due fermi per l'omicidio di Albina Paganelli, 69 anni, la pensionata uccisa nella sua casa di San Salvo nella notte tra lunedì e martedì. Il procuratore Enrica Medori ha disposto il fermo di polizia giudiziaria per Vito Pagano, 30 anni, cameriere di San Salvo. Il giovane è accusato dell'omicidio volontario e rapina di Albina Paganello. L'uomo avrebbe agito in concorso con un trentunenne romeno, Kelus Gelu.
Pagano, messo sotto torchio per sei ore dal magistrato alla presenza dei suoi difensori, gli avvocati Fiorenzo Cieri e Clementina De Virgilis ha rigettato tutte le accuse. «Non ho ucciso Albina», ha ripetuto per ore puntando il dito contro il romeno. Le sue argomentazioni non hanno convinto il pm. Vito Pagano e Kelus Gelo sono stati entrambi accompagnati in carcere.
Albina Paganelli, 69 anni, è stata uccisa a coltellate nel suo appratamento al pianterreno di uno stabile in via Fedro. Nella casa non è stata rinvenuta l’arma del delitto. La pensionata, da tempo separata e con una figlia, viveva da sola ed era molto conosciuta a San Salvo.
In base a una prima ricostruzione la donna, resasi conto della presenza dei malviventi nella sua casa, si è alzata dal letto e ha tentato di mandarli via i ladri. La reazione dei malviventi è stata violenta. La pensionata è stata accoltellata. I vicini spaventati dalle urla hanno chiamato il 112. All'arrivo dei carabinieri per la poveretta, colpita a un fianco, non c'è stato nulla da fare. «Non meno di una decina di colpi di arma bianca», ha dichiarato all’uscita dell’abitazione l’anatomopatologo, «sono stati inferti sulla donna nella zona dell’emitorace sinistro. Quasi sicuramente chi ha colpito ha usato la mano destra».
La Paganelli non avrebbe opposto resistenza al suo assassino. Sul luogo del delitto è giunto il comandante provinciale dei carabinieri, Giuseppe Cavallari, che ha dichiarato: «Abbiamo rinvenuto qualcosa che, all’esito dell’esame autoptico, potrebbe essere compatibile con l’arma del delitto». Il sostituto procuratore della Repubblica, Enrica Medori ha ordinato l'autopsia. Le indagini sull'omicidio vengono coordinate dal colonnello Giuseppe Cavallari.
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