I carabinieri

CHIETI

Perde la casa coniugale e incita il padre 92enne a uccidere la ex moglie

Uomo 51enne, ossessionato dalle conseguenze della separazione, denunciato per istigazione a delinquere, molestie e procurato allarme 

CHIETI. Separato dalla moglie, costretto a lasciare la casa coniugale per decisione del Tribunale, incita il padre 92enne ad ammazzare la donna. Ora dovrà rispondere di istigazione a delinquere, procurato allarme, molestia e disturbo alle persone, oltre che di lesioni personali e minacce in concorso con l'anziano genitore. C.M, un 51enne del Chietino, non si è mai rassegnato alla separazione, e soprattutto al fatto di dover lasciare la casa alla sua ex. Nel suo progetto ostinato e contrario, costringe lei a trasferirsi altrove con le figlie e quando il provvedimento di sfratto diventa esecutivo, coinvolge il padre nel disperato tentativo di non darla vinta, alla sua ex. Così, quando la donna si presenta con i fratelli e l’ufficiale giudiziario per riprendere possesso della casa, si trova di fronte a una scena grottesca: il vecchio, in piedi, davanti al portone dell’abitazione che brandisce un bastone con aria minacciosa. E il figlio che lo incita: “Dai papà, pensaci tu… tu li puoi ammazzare perché hai 92 anni e non ti mandano in galera”. A quel punto,  bersaglio di insulti e minacce, anche contro le figlie, la donna si sente male. Sul posto arriva il 118 mentre i carabinieri provvedono a mettere fuori l’uomo e la sua nuova dalla casa che spetta alla ex moglie, e a far rispettare la legge. Non finisce qui. Lui non ci sta, non la smette di tormentare la donna. Torna all’attacco. Per cinque volte, nei giorni successivi, chiama il 112 per denunciare falsamente la scomparsa della figlia minore. Fa persino intervenire una pattuglia dell’Arma, in piena notte, a casa dell’ex. Ma è solo l'ultimo capitolo della storia. I carabinieri, viste le continue denunce della donna e raccolti tutti gli elementi necessari, di concerto con l’autorità giudiziaria, denunciano il 51enne per una sfilza di ipotesi di reato di cui presto dovrà rispondere in Tribunale.

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