Polizia urbana in rivolta

Esplode il caso comandante, 5 agenti vogliono lasciare.

LANCIANO. È quasi un «ammutinamento» quello che sta accadendo al comando della polizia municipale. Cinque vigili contemporaneamente hanno chiesto il trasferimento in un altro ufficio per tensioni nell’ambiente lavorativo. Una “grana” che l’amministrazione comunale sta provando a risolvere, mentre scoppia il caso della gestione del mercato coperto di piazza Garibaldi.

Lo scorso mese cinque agenti di polizia municipale hanno inviato una richiesta «di mobilità intersettoriale» al sindaco Filippo Paolini e all’assessore Graziella Di Campli. I cinque hanno chiesto, cioè, di essere trasferiti in un altro ufficio e destinati ad altre mansioni, pronti a svestire la divisa per qualunque altro incarico.

Il caso è venuto alla luce con l’interrogazione del consigliere Cesarino Bomba (Pdl). Quasi un «ammutinamento» contro il comandante Guglielmo Levante. «Cinque vigili contemporaneamente hanno chiesto di essere trasferiti altrove non, evidentemente, per ragioni personali ma per problemi nell’ambiente lavorativo», ha sostenuto il consigliere di maggioranza, che ha chiesto al sindaco di chiarire «le reali motivazioni» del gesto. Aria pesante, musi lunghi, diffidenze, incomunicabilità tra vigili e comandante: al comando decisamente il clima non è dei migliori. «L’assessore e io abbiamo incontrato i firmatari», ha risposto Paolini, «stiamo cercando di ricreare un ambiente positivo. Tamquam non esset (come se non fosse successo. ndc)», ha concluso il sindaco. Ma è l’ammissione del problema. Serio al punto da indurre i 5 “ribelli” ad accettare qualunque altra destinazione.

Il nulla osta al trasferimento non è stato concesso, visto che l’organico di polizia municipale è notoriamente sottodimensionato. Ma il consigliere Bomba la “dritta” l’ha data: «Sollecito l’amministrazione a fare il bando per il posto da comandante». Levante, infatti, venne assunto come funzionario del settore finanze e poi nominato al comando di via Dei Frentani; per qualcuno non è più opportuno che rimanga lì.

Da una “grana” all’altra. Il Comune ha avviato le pratiche per riprendersi una fetta del mercato coperto, quella che riguarda contadini e grossisti. «Con una nota di pochi giorni fa la “Summa corporation” ha dato la disponibilità a rivedere il contratto vigente», ha annunciato in aula l’assessore Di Campli. Sopravvenute difficoltà di gestione e i rapporti tesi con gli ortolani sarebbero alla base della richiesta di transazione con il Comune, che porterà nei prossimi giorni a rivedere i termini dell’affidamento della struttura. Per contadini e ortolani torneranno a spalancarsi le porte del mercato coperto.