Pupillo: in due anni ho tagliato i costi della politica
Accordo spartitorio, il sindaco replica al centrodestra «Con me cancellati direttori e Cda e ridotti i compensi»
LANCIANO. «In questi due anni sono stati risparmiati 280 mila euro con il taglio dei costi della politica, affiancando la competenza alle nomine fiduciarie. È questa la spartizione delle poltrone?». La voce ferma e stentorea, circondato da assessori e consiglieri di maggioranza: si è presentato così il sindaco Mario Pupillo all’incontro per rispondere alle accuse del centrodestra e dare la propria versione sul documento siglato con Pino Valente e Donato Di Fonzo, in vista del ballottaggio alle comunali del 2011.
L’accordo d’intenti. «Il documento del 20 maggio 2011, denominato in modo eloquente “protocollo d’intesa”, non era e non è teso a una mera e bieca logica spartitoria», afferma Pupillo, «ma espressione di un accordo d’intenti tra i sottoscrittori, all’interno di quello di apparentamento previsto dal Testo unico degli enti locali, quindi nel rispetto della legge. L’azione di governo che è seguita ha disatteso il protocollo d’intenti, che è rimasto un abbozzo e obsoleto».
Le nomine negli enti. Nel mirino del centrodestra erano finiti anche il regolamento sulle nomine negli enti partecipati e i bandi per la presidenza delle Farmacie e della Fiera. «Al contrario», continua il primo cittadino, «il regolamento è stato redatto per coniugare e contemperare il criterio di scelta fiduciaria, imposto dalla legge, con aspetti tecnico-professionali. Anche i bandi sono stati fatti con questa logica, per affiancare alla nomina politica la competenza. Ma ad esempio», sottolinea Pupillo, «il rappresentante scelto per le Farmacie non rientra neppure nella logica del protocollo d’intesa».
I tagli. «Se avessimo voluto davvero spartirci le poltrone, avremmo cancellato la figura del direttore delle Farmacie, un incarico da 90 mila euro?», alza la voce il sindaco, «invece abbiamo cancellato una carica disegnata ad hoc per Nicola Fosco, una spesa inutile di mezzo milione di euro, che invece sarebbero potuti servire per ridurre il costo dei farmaci e andare incontro alle fasce deboli». Il primo cittadino prosegue con l’elenco dei tagli: «Abbiamo eliminato la fìgura del direttore generale alla Fiera, con un risparmio di 40 mila euro l’anno; chiesto la decadenza del vecchio Cda dell’EcoLan, la riduzione dei compensi ai revisori e della pubblicità, meno 150 mila euro l’anno; rinnovato il Cda dell’Isi con la riduzione del compenso a zero euro. In due anni», fa un bilancio Pupillo, «è stato raggiunto un risparmio di oltre 280 mila euro, non utilizzando gli enti come camere di conciliazione per risolvere questioni politiche. Qualcuno non ha ancora elaborato il lutto per la sconfitta. Proseguiremo con forza l’azione politica intrapresa, ci valuteranno i cittadini», conclude Pupillo, annunciando la sua candidatura per un secondo mandato.
Le accuse al Pd. A margine dell’incontro, il Pd viene scagionato dall’accusa che sia stato un suo esponente a consegnare il documento al centrodestra. È lo stesso Fiorello Mastrocola (Progetto nazionale) ad ammettere la ricostruzione “fantasiosa” della vicenda, solo per sparigliare le carte nella maggioranza. «Mi chiedo quale credibilità abbia questa persona e chi lo ha seguito in questi giorni», rimarca il segretario Leo Marongiu, «il Pd ribadisce la lealtà all’amministrazione».
Stefania Sorge
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