Rapina al portavalori Arrestato il sesto della banda

Il colpo a Vasto, a dicembre dello scorso anno, il responsabile incastrato dal dna

Grazie al dna rilevato sulla scena del crimine sale a sei il numero delle persone arrestate per la rapina al furgone portavalori “Aquila” avvenuto il 14 dicembre dello scorso anno tra i caselli di Vasto Nord e Vasto Sud che fruttò un bottino di oltre 600mila euro. Ieri pomeriggio i carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Vasto hanno fatto scattare le manette, dopo diverse ore di appostamento nei pressi della sua abitazione, ai polsi di Emilio Cirulli, imprenditore di 38 anni di Cerignola (Foggia) su disposizione del Gip del tribunale di Vasto e rinchiuso nel carcere di Torre Sinello a Vasto. Le indagini condotte dai pm Giancarlo Ciani ed Enrica Medori fanno ritenere che sia uno dei responsabili del violento assalto, nel corso del quale furono sparati anche diversi colpi di armi da fuoco, assieme a Vincenzo Costantino, Simone Di Gregorio, Cono Surace, Antonio Patruno e Matteo Morra. Indagine che ha permesso di parte 270mila euro del cospicuo bottino, alcuni fucili a pompa, due kalashnikov e vari e varie munizioni. Le indagini continuano e non si esclusono ulteriori sviluppi. Cirulli, come gli altri cinque, dovrà rispondere di concorso in tentato omicidio aggravato, rapina, detenzione e porto abusivo di armi da guerra e parti di essa, ricettazione, incendio doloso.

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