Rapina in villa a Lanciano il capo della banda ci prova: «Ho un alibi»
I complici lo accusano di aver tagliato l'orecchio alla donna, ma lui dopo un anno parla: "Quel giorno ero in hotel sotto falso nome, ho telefonato, controllate"
LANCIANO. «Sono estraneo a questo brutto fatto. Ero nell’hotel Alba di Lanciano la notte della rapina» Con queste poche parole manoscritte e consegnate ai suoi avvocati, Alexandru Bogdan Colteanu, 24 anni, prova a tirarsi fuori dalla cruenta rapina contro i coniugi Martelli-Bazzan avvenuta il 23 settembre 2018.
Parole che arrivano col processo in corso - con il rito abbreviato - in cui è imputato e dopo la requisitoria della Procura che per lui ha chiesto 18 anni di reclusione.
L’ALIBI. Era l’unico della banda a non aver mai parlato agli inquirenti. Ion Cosmin e Costantin Aurel Turlica, George Ghiviziu, Marius Adrian Martin, Ruset Aurel accusati con Colteanu di rapina pluriaggravata, lesioni gravissime, sequestro di persona e porto abusivo di armi, hanno confessato da tempo e sono stati anche quelli che lo hanno tirato in ballo descrivendolo come il braccio violento della gang, colui che tagliò metà orecchio alla Bazzan con un coltello e picchiò il medico Martelli. Parla ora e tira fuori l’alibi:. E fa depositare a gip e Procura dai suoi nuovi legali, Rocco Ciotti e Alessandra Acciaro di Teramo, una memoria difensiva, un’integrazione probatoria. (t.d.r.)
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