San Salvo, truffa delle multe: nelle tasche di due vigili i soldi delle sanzioni
Confermata l’accusa di peculato per alcuni agenti indagati dalla Procura La Magnacca: pronti a rivolgerci alla Corte dei conti per riavere le somme
SAN SALVO. Le accuse non sono state ancora formalizzate singolarmente ma gli articoli citati sul decreto di perquisizione non lasciano spazio a molte interpretazioni. I reati contestati a sei vigili urbani di San Salvo sono abuso in atto pubblico (articolo 323) e falso ideologico (articolo 479) per aver annullato alcuni verbali. A due vigili viene contestato anche il peculato (articolo 314). Avrebbero incassato i soldi delle multe. Quante? «Non lo sappiamo. Sappiamo solo che le contestazioni si riferiscono al periodo 2008-2011», afferma l’avvocato Fiorenzo Cieri, difensore dei due vigili insieme al collega Antonello Cerella.
La posizione del sindaco. Il sindaco, Tiziana Magnacca, invoca la presunzione d’innocenza per gli indagati. «Intanto non c’è ancora nessun rinvio a giudizio ma solo degli avvisi di garanzia, e comunque fino a quando non sarà emessa una sentenza della Cassazione gli indagati sono innocenti», ricorda la Magnacca. In questi giorni la guardia di finanza sta controllando tutto il materiale sequestrato. La soluzione, forse, è nei computer sequestrati in Comune e a casa degli indagati. «Qualora venisse accertato un danno per il Comune è evidente che oltre al giudizio penale sarà coinvolta la Corte dei conti per il giudizio contabile e ai colpevoli verrà chiesta la restituzione del maltolto», annuncia il sindaco. La Magnacca potrebbe essere invitata dai magistrati ad avviare anche procedimenti disciplinari nei confronti degli accusati. Per il momento il primo cittadino opta per la massima cautela. «Non mettiamo il carro davanti ai buoi. Cosa sia successo nel periodo compreso fra il 2008 e il 2011 non lo so. Posso solo dire che da quando sono stata eletta sindaco la polizia urbana si è sempre comportata come meglio non avrebbe potuto», assicura la Magnacca.
La difesa degli indagati. L’accusa più grave è il peculato. Due vigili si sarebbero appropriati di somme pagate dai cittadini in danno delle casse municipali. Pare che alcuni privati siano già stati ascoltati e altri possano essere sentiti nei prossimi giorni. Sapere quante multe siano finite nel mirino della magistratura dopo gli esposti è importante. «Certo che lo è», ammette l’avvocato Fiorenzo Cieri. «Tuttavia nè io nè i miei clienti siamo a conoscenza del numero di multe contestate. Quando potremo leggere il verbale prenderemo le decisioni che riterremo più opportune». Il collega Giovanni Cerella che difende l’ex comandante Benedetto Del Sindaco, è deciso a chiedere al sostituto procuratore Enrica Medori di ascoltare il proprio assistito. «Anche io insieme all’avvocato Antonello Cerella valuterò se è opportuno chiedere un interrogatorio per meglio chiarire le posizioni dei miei assistiti, annuncia Cieri.
Paola Calvano
©RIPRODUZIONE RISERVATA