Scoppia la lite sulle bancarelle trasferite
Residenti e commercianti non le vogliono: auto e attività bloccate
LANCIANO. Si è subito infranto l’idillio di una soluzione che mettesse tutti d’accordo. Le bancarelle del mercoledì in piazza Della Vittoria, dopo il trasloco da piazza Garibaldi per lasciar spazio ai lavori di riqualificazione, non piacciono ai residenti e spazientiscono diversi commercianti. In Comune è già arrivata una raccolta di firme e c’è chi annuncia battaglia, perfino arrivando a proteste plateali ed esposti alla Procura: le bancarelle devono trovare un’altra sistemazione.
Non c’è pace per i lavori di riqualificazione di piazza Garibaldi. Prima le lamentele dei commercianti che dovranno sopportare i lavori per tutta l’estate, poi la ricerca di una sistemazione alternativa alle bancarelle del mercoledì, e ora la protesta di chi nella piazza di destinazione degli ambulanti quelle bancarelle non le vuole proprio. «Si tratta di una vera e propria limitazione della libertà di movimento», sostiene Patrizia Carnevale, che ha consegnato una raccolta di firme in municipio contro il provvedimento, «alcuni residenti di viale Zara rimangono con le auto bloccate nel cortile, non si entra e non si esce per due giorni a settimana. Inoltre le bancarelle sono sistemate in maniera da occupare quasi completamente la carreggiata, che cosa succederebbe se dovessero passare dei mezzi di soccorso o se scoppiasse un incendio?».
La lettera di un comitato spontaneo di residenti e commercianti della zona è arrivata in municipio già una decina di giorni fa. I firmatari sono una trentina, ma pare che il malcontento sia comune a quasi tutti i residenti.
«Un giorno di mercato alla settimana è già sufficente», dice un residente di un condominio in via Montegrappa - non sappiamo dove parcheggiare le auto, al mattino presto siamo svegliati dai rumori di carico e scarico dei furgoni e se dimentichiamo di spostare le auto dai garage non possiamo più uscire per tutta la mattinata. Il mercato dovrebbe essere spostato altrove, oppure distribuito solo in piazza Della Vittoria, senza occupare le vie adiacenti». Qualcuno ha annunciato di voler far ricorso alla Procura o di inscenare proteste in piazza. Il timore di tutti è che le bancarelle restino per sempre nella nuova sistemazione, visto che agli ambulanti la soluzione è sembrata ideale: a due passi dal centro e in un luogo già utilizzato per il mercato.
Intanto è arrivata in tutte le case di via Zara, via Montegrappa, piazza Della Vittoria e via Vittorio Veneto una lettera del sindaco Paolini che chiede pazienza e collaborazione. «I mercati settimanali del mercoledì e del sabato», spiega, «rappresentano, oltre all’aspetto commerciale, un patrimonio socio-culturale che appartiene alla storia della città da oltre trent’anni, capisco i disagi, ma sono temporanei».
La lettera tuttavia porta come data della chiusura dei cantieri il 30 ottobre 2009, ben oltre il tempo inizialmente stabilito per la fine dei lavori di riqualificazione di “piazza della verdura”.
E in piazza Garibaldi le cose non vanno meglio. Qualche commerciante lamenta che con la scomparsa del mercato del mercoledì sono spariti anche molti clienti, e manca un referente a cui esporre eventuali disagi. «Dopo la revoca degli assessori alle Attività produttive e all’Urbanistica Gianpanfilo Tartaglia e Orazio Martelli, non sappiamo più a chi rivolgerci», lamenta Augusto Franceschini, presidente del consorzio Botteghe storiche. Il sindaco ha in programma una riunione con le associazioni dei commercianti e dei consumatori.
Non c’è pace per i lavori di riqualificazione di piazza Garibaldi. Prima le lamentele dei commercianti che dovranno sopportare i lavori per tutta l’estate, poi la ricerca di una sistemazione alternativa alle bancarelle del mercoledì, e ora la protesta di chi nella piazza di destinazione degli ambulanti quelle bancarelle non le vuole proprio. «Si tratta di una vera e propria limitazione della libertà di movimento», sostiene Patrizia Carnevale, che ha consegnato una raccolta di firme in municipio contro il provvedimento, «alcuni residenti di viale Zara rimangono con le auto bloccate nel cortile, non si entra e non si esce per due giorni a settimana. Inoltre le bancarelle sono sistemate in maniera da occupare quasi completamente la carreggiata, che cosa succederebbe se dovessero passare dei mezzi di soccorso o se scoppiasse un incendio?».
La lettera di un comitato spontaneo di residenti e commercianti della zona è arrivata in municipio già una decina di giorni fa. I firmatari sono una trentina, ma pare che il malcontento sia comune a quasi tutti i residenti.
«Un giorno di mercato alla settimana è già sufficente», dice un residente di un condominio in via Montegrappa - non sappiamo dove parcheggiare le auto, al mattino presto siamo svegliati dai rumori di carico e scarico dei furgoni e se dimentichiamo di spostare le auto dai garage non possiamo più uscire per tutta la mattinata. Il mercato dovrebbe essere spostato altrove, oppure distribuito solo in piazza Della Vittoria, senza occupare le vie adiacenti». Qualcuno ha annunciato di voler far ricorso alla Procura o di inscenare proteste in piazza. Il timore di tutti è che le bancarelle restino per sempre nella nuova sistemazione, visto che agli ambulanti la soluzione è sembrata ideale: a due passi dal centro e in un luogo già utilizzato per il mercato.
Intanto è arrivata in tutte le case di via Zara, via Montegrappa, piazza Della Vittoria e via Vittorio Veneto una lettera del sindaco Paolini che chiede pazienza e collaborazione. «I mercati settimanali del mercoledì e del sabato», spiega, «rappresentano, oltre all’aspetto commerciale, un patrimonio socio-culturale che appartiene alla storia della città da oltre trent’anni, capisco i disagi, ma sono temporanei».
La lettera tuttavia porta come data della chiusura dei cantieri il 30 ottobre 2009, ben oltre il tempo inizialmente stabilito per la fine dei lavori di riqualificazione di “piazza della verdura”.
E in piazza Garibaldi le cose non vanno meglio. Qualche commerciante lamenta che con la scomparsa del mercato del mercoledì sono spariti anche molti clienti, e manca un referente a cui esporre eventuali disagi. «Dopo la revoca degli assessori alle Attività produttive e all’Urbanistica Gianpanfilo Tartaglia e Orazio Martelli, non sappiamo più a chi rivolgerci», lamenta Augusto Franceschini, presidente del consorzio Botteghe storiche. Il sindaco ha in programma una riunione con le associazioni dei commercianti e dei consumatori.