POGGIOFIORITO

Sequestrato il sansificio dopo le proteste

L’inchiesta è partita a seguito delle segnalazioni del sindaco e dei malori avuti dai cittadini a causa dei fumi nauseabondi

POGGIOFIORITO - Il sansificio Sirolli è finito sotto sequestro dopo le denunce presentate dal sindaco e i malori avuti dai cittadini a causa dei fumi, definiti come nauseabondi, provenienti dallo stabilimento. Il blitz dei carabinieri del Nucleo operativo ecologico (Noe) di Pescara è scattato ieri a seguito del provvedimento firmato dal giudice Andrea Di Berardino su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica di Chieti Giancarlo Ciani. Gli indagati sono Anna Giannico, 74 anni, e Giuseppe Sirolli, 54 anni, entrambi di Archi, rispettivamente amministratore di diritto e di fatto dell’azienda in cui vengono prodotti nocciolino di sansa e pellet: devono rispondere della violazione di due articoli del decreto legge del 2006 in materia ambientale.

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