Sigfrido Ranucci di Report condanna le minacce a Lettieri e al Centro: «Fatto grave, ma le inchieste non si fermeranno»

Il noto giornalista investigativo interviene dopo le minacce al nostro giornale e al giornalista Gianluca Lettieri: «Gravissimo e vile atto intimidatorio. Altair e Wip Finance? Opacità e niente trasparenza, le inchieste non si fermeranno»
CHIETI. «È gravissimo quanto accaduto al collega Gianluca Lettieri». Così Sigfrido Ranucci, giornalista investigativo e conduttore della trasmissione di Rai 3 Report, interviene sul caso dello striscione intimidatorio affisso dagli ultrà del Chieti calcio nelle vicinanze dell’abitazione del cronista del Centro, finito nel mirino – insieme al quotidiano degli abruzzesi – per gli articoli sulle inchieste giudiziarie riguardanti il club neroverde e la società anonima svizzera Wip Finance, proprietaria dell’85% delle quote del Chieti calcio e, di recente, commissariata dall’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (Finma), vale a dire la Consob elvetica. Wip Finance di cui Altair D’Arcangelo, patron del Chieti, si definisce business developer (ovvero procacciatore d’affari). In riferimento allo striscione, Ranucci dice: «Si tratta di un vile atto intimidatorio che però non riuscirà a fermare le inchieste su Wip Finance e sul ruolo di Altair D’Arcangelo, che finora si sono caratterizzate per opacità e mancanza di trasparenza. Esprimo solidarietà a nome mio e di tutta la redazione di Report al collega e al Centro. Saremo al vostro fianco». Al messaggio di vicinanza si unisce anche il giornalista Giorgio Mottola, autore, per la nota trasmissione di Rai 3, dell’inchiesta che ha acceso i fari sulla Wip Finance, finita al centro della cronaca nazionale perché interessata all’acquisto di Visibilia, il gruppo editoriale e pubblicitario della ministra del Turismo Daniela Santanchè. Il Comitato di redazione del quotidiano il Centro «condanna in modo fermo quanto accaduto al giornalista e collega della redazione di Chieti, Gianluca Lettieri, vittima di intimidazioni, espresse attraverso uno striscione esposto a poca distanza dalla sua abitazione. Ogni giornalista deve lavorare nella sua piena autonomia e in sicurezza, senza ricevere pressioni né minacce. Condividiamo in pieno le parole del direttore Luca Telese diffuse nell’editoriale di oggi (ieri per chi legge, ndr) sul quotidiano, auspicando che si faccia chiarezza su quanto avvenuto e che si arrivi a identificare al più presto gli autori di quanto accaduto. A Gianluca esprimiamo la solidarietà della redazione». Sull’episodio dello striscione affisso in località Madonna delle Piane, nei pressi della stazione ferroviaria, sono in corso le indagini dei poliziotti della Digos della questura di Chieti