Stadio per la serie B i primi lavori partono dalla tribuna
L’apertura del cantiere domani o al massimo lunedì tagli al velodromo per dare più spazio al campo
LANCIANO. Iniziano dalla tribuna centrale domani o al massimo lunedì i primi lavori per adeguare lo stadio Biondi alle norme di sicurezza imposte dalla Lega calcio per disputare il campionato di serie B. Tifosi e amministrazione comunale possono quindi tirare un sospiro di sollievo vedendo le prime opere, soprattutto dopo che dall’ultima riunione tecnica sono emerse notizie positive sui costi. Se la Lega calcio concederà alcune deroghe, come ovviare per quest’anno all’aumento della capienza dei distinti e ad alcuni lavori sul campo, il Biondi sarà pronto per ospitare le partite della Virus in casa fin dalla prima giornata di campionato e, soprattutto, i costi scenderebbero molto, tra i 500 e i 700mila euro.
Le tribune. «I lavori iniziano dalle tribune centrali», spiega il sindaco, Mario Pupillo, «perché erano previsti e richiesti già lo scorso anno dai vigili del fuoco. C’erano già delle prescrizioni per l’allargamento del corridoio e la costruzione delle vie di fuga sulle tribune e l’installazione di 4 idranti sul campo. Abbiamo concordato gli interventi con la famiglia Maio che li inizierà domani o al massimo lunedì». Si tratta di togliere la prima gradinata delle tribune centrali e allargare il ballatoio a un metro e 20. Da lì, poi, partirebbe una scalinata per una via di fuga che conduce verso il campo. «Sono lavori che procedono di pari passo con la stesura del progetto definitivo degli interventi che i tecnici devono consegnare al più presto alla prefettura», ricorda il sindaco, «per poter avviare tutti gli altri lavori; dalla sistemazione dei tornelli, ai posti a sedere, dai distinti ai bagni, alle luci».
Le deroghe. «Attendiamo con ansia le indicazioni ufficiali della Lega», spiega l’ingegnere comunale Fausto Boccabella, «per definire il progetto perché da esse dipendono molti lavori e i costi precisi da sostenere. Ad esempio è fondamentale se la Lega conferma, come annunciato nel primo sopralluogo fatto al Biondi il 14 giugno, di poter evitare di allargare la capienza dei distinti a 2 mila posti quest’anno». Si tratterebbe di lavori che portano via tempo e soprattutto denaro; si risparmierebbero circa 200 mila euro. L’altra deroga riguarda le dimensioni del campo. «Allargandolo, visto che non è regolamentare, arriviamo ai 105 per 65 metri richiesti, ma mancherebbe il metro e mezzo di spazio necessario per battere il calcio d’angolo», dice l’ingegnere, «quindi se la Lega vuole anche il metro in più siamo costretti ad intervenire sul velodromo, con un piccolo ritaglio o una struttura da studiare». Infine c’è la sistemazione dei seggiolini. Ne servono 4 mila, costo 80 mila euro, ma si possono sistemare anche a campionato in corso, dilazionando la spesa.
Altri lavori. Potrebbero partire i lavori di ampliamento degli spogliatoi, della sala antidoping, e dei bagni dello stadio (circa 80 mila euro), mentre si discute sui tornelli. Il loro numero e quindi il costo da sostenere di 250-300mila euro dipende dalle indicazioni della prefettura. Non spetta al Comune, invece, l’acquisto delle onerose betafence perché non rientrano negli interventi strutturali bensì nella sicurezza esterna che spetta alla società.
Teresa Di Rocco
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