Vasto, l'acquedotto romano "sconosciuto" sotto la città / VIDEO
L'antico (I sec. d.C.) condotto idrico "Delle Luci" lungo 4 km al centro di un programma di rivalutazione complessiva
VASTO. Studiare e “curare” l'acquedotto “Delle Luci” dell'antica Histonium sia per salvaguardare un importante e maestoso monumento antico, sia per ripristinarne la sua corretta funzionalità. Amalia Faustoferri della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell'Abruzzo, da poche settimane incaricata di occuparsi del territorio comunale di Vasto, ha auspicato la finalizzazione della prima passeggiata effettuata sotto la città lungo il manufatto romano del I secolo d.C. dai tecnici Marco Rapino (Cooperativa Parsifal) e Guglielmo di Camillo (ASD Natura Abruzzo). In una sala gremita l'archeologo Davide Aquilano (presidente di Italia Nostra del Vastese, associazione promotrice dell'evento), ha inquadrato l'importanza dell'opera sia da un punto di vista storico/archeologico che da quello antropologico.
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Il sindaco Francesco Menna ha auspicato la possibilità che vengano pubblicati i dati acquisiti visto che, in effetti, l'acquedotto è a tutt'oggi poco conosciuto.
Allo stato attuale l'antico condotto idrico (la cui lunghezza, comprese le sue ramificazioni, è stimabile di circa 4 km) continua a trasportare acqua che però viene dispersa nelle numerose “ferite” che gli sono state inferte negli ultimi decenni da sciagurati interventi urbanistici. E il fenomeno della dispersione delle acque riguarda, ovviamente, il problema idrogeologico che per la città di Vasto (soprattutto nel suo versante est) è, notoriamente, un problema di non poco rilievo.