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Vertenza Sixty vertice a Roma con sindacati e istituzioni
CHIETI. Il collegamento inedito tra Crescent HidePark, nuovo proprietario di Sixty Spa, e le Cayman, paradiso fiscale a sud di Cuba, preoccupa le istituzioni. Il presidente della Provincia, Enrico Di...
CHIETI. Il collegamento inedito tra Crescent HidePark, nuovo proprietario di Sixty Spa, e le Cayman, paradiso fiscale a sud di Cuba, preoccupa le istituzioni. Il presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio, e il sindaco Umberto Di Primio oggi contano di avere risposte senza reticenze dall'amministratore delegato del gruppo moda, Pietro Bongiovanni, nell'incontro nel ministero dello sviluppo economico a Roma. Vogliono dettagli precisi e identità a monte del nuovo proprietario del gruppo moda, dopo la novità emersa dalla relazione dell’Antitrust, che attesta la sede della società che gestisce Crescent nelle isole del Mar delle Antille. Ci sono 414 posti di lavoro da tutelare e chi tiene le redini del gruppo moda deve dimostrare, con i numeri e un piano industriale valido, la volontà di conservare, se non rilanciare, il potenziale dell’azienda. Una posizione condivisa dai sindacati che chiedono la verità sulla sopravvivenza del piano industriale che prevede 170 esuberi. Ettore Di Natale della Femca Cisl aggiunge: «Auspico che il ministero affronti anche la questione del debito di Sixty e la transazione in atto con gli istituti bancari». «Alla luce delle novità emerse sulla sede alle Cayman della società che gestisce il fondo e della giovane età dello stesso, pretenderò chiarezza», afferma Di Giuseppanto. Alla riunione di oggi alle 15 ci sarà anche Di Primio. «Il ministero», afferma, «si deve far garante col governo sul monitoraggio di questa vicenda, a partire dalla vendita a Crescent, per la rilevanza che ha su uno dei settori cruciali dell'economia nazionale e sulla tenuta dei livelli occupazionali». (s.b.)
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