Via Ferri, l’esempio di una città fantasma

CHIETI. Una scuola chiusa da quattro anni senza alcuna certezza sui lavori di riqualificazioni e lavori di manutenzione di una strada, via Ferri, mai terminati, con il manto stradale transennato e pericoloso per gli utenti della strada. È la protesta dei residenti del quartiere di Sant’Anna, che lamentano una situazione statica dal 2009 e sollecitano l’amministrazione ad intervenire, o almeno ad avere risposte chiare e precise su tempi e modalità dei lavori. La scuola media Vicentini fu chiusa per i danni causati dal terremoto del 2009 e i circa 300 alunni furono spostati a fare lezione nel plesso della Modesto della Porta di via don Minzoni, che come la Vicentini fa parte dell’istituto comprensivo 2. Un disagio non da poco per famiglie che da Madonna del Freddo, da Sant’Anna, dal Sacro Cuore, da 4 anni accompagnano i propri figli a ridosso del centro città. La scuola Vicentini non è ancora stata riaperta e, lamentano i residenti, «da allora non è ancora stata messa in sicurezza». In più vicino all’istituto chiuso c’è una porzione di strada fra la carreggiata e il marciapiede in cui manca l’asfalto, che pur transennata rappresenta un pericolo per pedoni e auto. Oltre a restringere lo spazio per il transito dei veicoli, rende difficile il passaggio pedonale.

Non è la prima volta che i residenti del rione Sant’Anna denunciano di vivere in un quartiere che sembra quasi abbandonato. Oggi ai disagi già noti si aggiunge anche la condizione di via Ferri, la strada che ospita la scuola Vicentini. «Nel corso degli ultimi cinque anni», dicono i cittadini, «oltre alla chiusura della scuola ha visto lavori di manutenzioni non terminati e la chiusura della caserma Berardi. Chieti si sta trasformando sempre più in una città fantasma e via Ferri ne è un esempio clamoroso». (f.r.)

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