Comunicato Stampa: CRV - Consiglio Veneto all’unanimità aggiorna Piano Parco Dolomiti Bellunesi

15 Aprile 2025

Consiglio Veneto all’unanimità aggiorna Piano Parco Dolomiti Bellunesi

(Arv) Venezia 15 apr. 2025 - Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato oggi, all’unanimità, la Proposta di deliberazione amministrativa n. 89 ‘Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. Approvazione del Piano per il Parco’.
Il provvedimento, che era già stato licenziato, a maggioranza, senza voti contrari, dalla Seconda commissione in cui era incardinato, è stato presentato in Aula dal Relatore, Marco Zecchinato (Lega- LV), e dal Correlatore, Arturo Lorenzoni (Gruppo Misto/Veneto Vale).
Come ha spiegato il Relatore Zecchinato, viene aggiornato il Piano del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi sulla scorta del Protocollo d’Intesa, approvato dalla Regione del Veneto, dall’Ente Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi e dai Comuni del Parco, per garantire una gestione del Parco condivisa e partecipata, che contempli la tutela naturalistica e ambientale di un territorio, patrimonio Unesco, ricco di flora, fauna e biodiversità, associata però a uno sviluppo socioeconomico compatibile.
Ricordiamo che il Parco, istituito con Decreto Ministeriale 20 aprile 1990 del ministero dell’Ambiente, è unico in Veneto e copre oltre 31mila ettari.
Si evidenzia come, con parere motivato, la commissione regionale VAS ha espresso parere favorevole, con prescrizioni, alla proposta di Rapporto Ambientale relativamente alla proposta di aggiornamento del Piano per il Parco, contribuendo a un miglioramento e a un arricchimento del provvedimento.
L’aggiornamento del Piano per il Parco consente di realizzare due principali modifiche concettuali e metodologiche: la separazione degli indirizzi gestionali ambientali, presenti nelle Norme Tecniche d’Attuazione vigenti, dagli indirizzi normativi urbanistici, che sono stati inseriti nel Regolamento del Parco; l’armonizzazione del Piano per il Parco con il Piano di Gestione della ZSC/ZPS IT3230083 ‘Dolomiti Feltrine e Bellunesi’, atto rilevante dal punto di vista della tutela e della salvaguardia ambientale.
Attraverso l’armonizzazione del Piano di Gestione con il Piano per il Parco, saranno verificate le misure di tutela e di conservazione già messe in atto nel Parco e le eventuali integrazioni mirate specificatamente alla tutela di habitat e specie delle Direttive ‘Natura 2000’.
Nel suo intervento, il Correlatore Lorenzoni ha ripercorso “i quindici anni dell’iter seguito per l’approvazione del Piano, che dimostrano come si tratti indubbiamente di un provvedimento complesso”, mettendo poi in evidenza il “grande patrimonio di biodiversità racchiuso nel Parco, addirittura sorprendente”.
“La vocazione del Parco deve essere quella di tutelare il territorio e valorizzare l’economia locale”, ha concluso il Correlatore.
In sede di discussione generale, per Renzo Masolo (Europa Verde) “l’aggiornamento è un provvedimento accoglibile anche perché il Piano rappresenta indubbiamente un modello di governance moderna, capace di dialogare con le diverse realtà presenti nel territorio. Ma il Parco non deve essere visto come un recinto, un’isola a sé stante. Servirebbe una progettualità e una visione più ampie: fuori dal Parco cosa sta facendo la Regione per tutelare l’ambiente? Bisogna pensare a ‘connessioni ecologiche’ allargate a tutta la Regione, investire nell’agricoltura di montagna, nel turismo lento, in infrastrutture e mobilità, per contrastare lo spopolamento delle aree montane. E le nostre città dovrebbero essere rivoluzionate, trasformandosi in ‘parchi urbani’”.
“Non possono esserci Parchi sani in territori malati”, ha chiosato l’esponente di Europa Verde.
Andrea Zanoni (Europa Verde) ha posto l’accento sulla “ricchezza biologica racchiusa nel Parco, un’area protetta che porta un turismo sostenibile. Il Parco appresenta un patrimonio storico e culturale unico, è fondamentale per il benessere e la salute dei cittadini. La tutela della biodiversità è necessaria per costruire il nostro futuro”.
Silvia Cestaro (Lega- LV) ha rimarcato come “il Piano del Parco abbia saputo tenere conto della giusta convivenza tra la parte naturalistica e quella antropizzata. C’è stato l’opportuno coinvolgimento delle realtà territoriali. Ora credo che sia giusto favorire il turismo sostenibile, non mettendo recinti ma insegnando a chi frequenta queste aree protette i giusti comportamenti da tenere”.
Jonatan Montanariello (Pd) ha dichiarato che “il Piano del Parco è un provvedimento importante, apprezzabile, che il territorio stava aspettando da tempo, ma mancano i finanziamenti: la Regione deve trovare risorse”.
Stefano Valdegamberi (Gruppo Misto) nel suo intervento si è detto “favorevole alla tutela del territorio ma non alla burocrazia rappresentata dagli Enti Parco. Spinti dall’ideologia non bisogna alterare l’ecosistema, che peggiora l’ambiente e fa male al territorio”.

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