A Pescara l’autore Gala presenta il suo “Popoff” storia comica e tragica
PESCARA. È notte fonda quando alla porta di Cimino, un vecchietto un po’ smemorato, bussa un bambino che nessuno ha mai visto. Imbacuccato in vari strati di giubbotti, ha una sola domanda: «Mi scusi,...
PESCARA. È notte fonda quando alla porta di Cimino, un vecchietto un po’ smemorato, bussa un bambino che nessuno ha mai visto. Imbacuccato in vari strati di giubbotti, ha una sola domanda: «Mi scusi, signore, ha visto per caso mio padre?». In paese il cibo scarseggia, vecchi rancori sono sempre sul punto di eruttare in tragedia, antiche ingiustizie attendono di essere vendicate e gli abitanti diminuiscono giorno dopo giorno a causa di misteriose lettere di espulsione. Senza nome e senza casa, il bambino – ribattezzato Popoff – sa che i genitori sono lì da qualche parte ed è determinato a trovarli. Con la stessa commistione di comico e tragico, realismo e fiaba, lingua letteraria e dialetto che ha fatto di “Sangue di Giuda” uno degli esordi più apprezzati degli ultimi anni, Graziano Gala in “Popoff” (minimum fax) racconta la storia del piccolo Popoff che si innamora delle candele votive, segue una dolce ninna nanna cantata dalle casse del supermercato, assiste impotente al terribile spettacolo della crudeltà umana. L’autore presenterà il romanzo dialogando con il Premio Campiello Remo Rapino sabato 5 ottobre, ore 17:30, alla Scuola Macondo di Pescara.