Dai testi agli abiti spaziali: Londra dedica un museo alla creatività di Bowie

4 Novembre 2024

A Liverpool c’è il tour dei Beatles, Elvis Presley ha Graceland e ora anche David Bowie avrà la “sua casa”, una meta di pellegrinaggio per i fan di tutto il mondo. Sarà inaugurata a Londra, città...

A Liverpool c’è il tour dei Beatles, Elvis Presley ha Graceland e ora anche David Bowie avrà la “sua casa”, una meta di pellegrinaggio per i fan di tutto il mondo.
Sarà inaugurata a Londra, città dove è nato l’artista, il 13 settembre 2025, si chiamerà David Bowie Center e sarà collocata in un nuovo spazio del Victoria and Albert Museum, il museo che nel 2013 ha ospitato la mostra sul Duca Bianco “David is” che ha poi fatto il giro del mondo raccogliendo milioni di visitatori. Il prestigioso museo londinese dedicato al design e alle arti applicate, tra i più importanti e visitati al mondo nel settore, esporrà in maniera permanente l’enorme archivio dell'immortale rock star scomparsa il 10 gennaio 2016. L’esposizione sarà all’insegna del “Sound and Vision” – per parafrasare uno dei pezzi di Bowie – cioè proporrà il mondo musicale e gli oggetti dell’autore di “Changes” visti da vicino. Sono oltre novantamila gli elementi scelti per ripercorrere il processo creativo di Bowie, icona culturale e sostenitore della reinvenzione, e saranno divisi in tre aree di allestimento. Ci sono oggetti, foto, lettere personali, strumenti musicali e testi di canzoni celebri come “Heroes” e “Fame” scritti a mano dal Duca Bianco, alcune anche con il metodo del “cut up” – tecnica che consiste nel ritagliare parole di un testo già esistente, per generare un nuovo significato, mischiando le varie parole in un ordine diverso – che l’artista aveva imparato dallo scrittore William Burroughs. Tra i pezzi più scenografici i costumi che hanno raccontato, insieme alla musica, le trasformazioni di Bowie dal glam di “Ziggy Stardust” al clown lunare di “Ashes to Ashes”, dall'abito sartoriale del Duca Bianco al soprabito con la bandiera inglese di Alexander McQueen indossato negli anni Novanta. «David Bowie è stato uno dei più grandi musicisti e interpreti di tutti i tempi. Il V&A è entusiasta di diventare custode del suo incredibile archivio e di poterlo aprire al pubblico» ha detto Tristram Hunt, direttore del Victoria and Albert Museum. «Le innovazioni radicali di Bowie attraverso la musica, il teatro, il cinema, la moda continuano ad influenzare il design e la cultura visiva e ispirano creativi da Lady Gaga a Tilda Swinton e Raf Simons». Per sviluppare le mostre del David Bowie Center i curatori si sono consultati con i giovani di età compresa tra i 18 e i 25 anni provenienti dai quattro distretti di Hackney, Newham, Tower Hamlets e Waltham Forest. Inoltre, una serie di ospiti – tra cui collaboratori di Bowie, esperti, creativi contemporanei e ragazzi del collettivo giovanile del V&A East – saranno invitati a condividere le loro intuizioni e prospettive sull’archivio. L’acquisizione e la creazione del David Bowie Centre è stata resa possibile grazie al David Bowie Estate con il supporto del Warner Music Group e a una donazione della Blavatnik Family Foundation voluta dall’imprenditore ucraino Leonid Blavatnik. Il David Bowie center sarà collocato nel V&A East Storehouse, un nuovo spazio del museo londinese che verrà aperto a marzo a East London. Oltre all'archivio di Bowie, conterrà oltre 250mila oggetti, 350mila libri e mille archivi ma anche laboratori di restauro e conservazione, aree di lavoro, sale di ricerca e lettura, gallerie e spazi espositivi e performativi.