Notte di stelle sulla passerella del Flaiano
Galà a Pescara per la consegna dei Premi. Sabrina Impacciatore: «Sono per metà abruzzese e questo mi rende più fiera»
PESCARA. Piazza Salotto strapiena nella notte calda dedicata alla festa del cinema, della televisione, del teatro e della letteratura: i Premi Internazionali Flaiano. Attori, registi, conduttori e...
PESCARA. Piazza Salotto strapiena nella notte calda dedicata alla festa del cinema, della televisione, del teatro e della letteratura: i Premi Internazionali Flaiano.
Attori, registi, conduttori e scrittori protagonisti di questa 44esima edizione della manifestazione timonata da Associazione culturale Ennio Flaiano, Istituto Multimediale Scrittura e Immagine arrivano all’imbrunire e si dedicano volentieri al pubblico che li aspetta nella calura, concedendosi a selfie e autografi. Poi il galà, presentato da un frizzante Lucio Valentini con Grazia Di Dio. Ogni destinatario del Pegaso d’oro arriva sul palco mentre scorrono sul grande schermo dietro immagini dello spettacolo teatrale, del film, del programma, brevi letture di brani di libri per i quali ognuno ha ottenuto il riconoscimento.
Emozionato Gianni Amelio, che ha fatto il bis in questo 2017: Premio Flaiano per il suo romanzo di debutto, Politeama («Non adatto ai minori di 40 anni, che tanto non entrano in libreria, mentre le donne sì, leggono e tanto. E a loro dedico il premio») e per il film La Tenerezza insieme all’attore Renato Carpentieri, premiato anche per la carriera teatrale («Ne sono orgoglioso, e ringrazio Amelio, maestro di cinema»). Timidissima Sabrina Impacciatore su tacco 12 («Altrimenti non mi vedete») che quasi tiene in un abbraccio il suo secondo Pegaso d’oro, condiviso con il regista Walter Molosti per la pièce teatrale Venere in Pelliccia («Mi dà una emozione incredibile, perché porta il nome di Flaiano e perchè anche io sono, sebbene per metà, abruzzese: papà è di Elice e io ho passato l’infanzia a Città Sant’Angelo, ci sono stata oggi. Viva l’Abruzzo»). Prima di lei sul palco Alberto Angela premiato per Notte a Venezia, 25% di share («Questo è un premio all’Italia, Paese di capolavori»). Irresistibile Marco Giallini, Pegaso per Rocco Schiavone («Che ci vuole per essere bravi attori? Talento. Quello non si impara»). «Stanca e Felice» Anna Foglietta, premiata per la Serie La mafia uccide solo d’estate («Progetto coraggioso, ne sono fiera»). Beppe Severgnini pegazo per Rock&Talk su Virgin Radio, felice «per l’attenzione che questo premio rivolge ai giovani, che sono meravigliosi». E poi Giò Di Tonno per il suo Gobbo («che mi dà ancora emozioni»), il regista Carlo Carlei per I Bastardi di Montefalcone («Commosso, si guarda poco ai registi tv»), Geppi Gleijses per il suo Mimì in Filumena Marturano («Io e Suriano siamo simili»). Chiude Simonetta Agnello Hornby premio per la letteratura: «Ne sono fiera, come della mia storia di emigrante».(lad’i)
Attori, registi, conduttori e scrittori protagonisti di questa 44esima edizione della manifestazione timonata da Associazione culturale Ennio Flaiano, Istituto Multimediale Scrittura e Immagine arrivano all’imbrunire e si dedicano volentieri al pubblico che li aspetta nella calura, concedendosi a selfie e autografi. Poi il galà, presentato da un frizzante Lucio Valentini con Grazia Di Dio. Ogni destinatario del Pegaso d’oro arriva sul palco mentre scorrono sul grande schermo dietro immagini dello spettacolo teatrale, del film, del programma, brevi letture di brani di libri per i quali ognuno ha ottenuto il riconoscimento.
Emozionato Gianni Amelio, che ha fatto il bis in questo 2017: Premio Flaiano per il suo romanzo di debutto, Politeama («Non adatto ai minori di 40 anni, che tanto non entrano in libreria, mentre le donne sì, leggono e tanto. E a loro dedico il premio») e per il film La Tenerezza insieme all’attore Renato Carpentieri, premiato anche per la carriera teatrale («Ne sono orgoglioso, e ringrazio Amelio, maestro di cinema»). Timidissima Sabrina Impacciatore su tacco 12 («Altrimenti non mi vedete») che quasi tiene in un abbraccio il suo secondo Pegaso d’oro, condiviso con il regista Walter Molosti per la pièce teatrale Venere in Pelliccia («Mi dà una emozione incredibile, perché porta il nome di Flaiano e perchè anche io sono, sebbene per metà, abruzzese: papà è di Elice e io ho passato l’infanzia a Città Sant’Angelo, ci sono stata oggi. Viva l’Abruzzo»). Prima di lei sul palco Alberto Angela premiato per Notte a Venezia, 25% di share («Questo è un premio all’Italia, Paese di capolavori»). Irresistibile Marco Giallini, Pegaso per Rocco Schiavone («Che ci vuole per essere bravi attori? Talento. Quello non si impara»). «Stanca e Felice» Anna Foglietta, premiata per la Serie La mafia uccide solo d’estate («Progetto coraggioso, ne sono fiera»). Beppe Severgnini pegazo per Rock&Talk su Virgin Radio, felice «per l’attenzione che questo premio rivolge ai giovani, che sono meravigliosi». E poi Giò Di Tonno per il suo Gobbo («che mi dà ancora emozioni»), il regista Carlo Carlei per I Bastardi di Montefalcone («Commosso, si guarda poco ai registi tv»), Geppi Gleijses per il suo Mimì in Filumena Marturano («Io e Suriano siamo simili»). Chiude Simonetta Agnello Hornby premio per la letteratura: «Ne sono fiera, come della mia storia di emigrante».(lad’i)