Guzzanti: amo le sfide, da Barlume a Toy Story
L’attore racconta i progetti per Sky e Netflix e dei bambini dice: per loro c’è un eccesso di consumismo
ROMA. «È ancor presto per parlarne, ma sto scrivendo per Sky, ho dei progetti abbastanza comici per Sky e Netflix». Lo anticipa Corrado Guzzanti, che sta anche per tornare in sala come voce di una delle new entry di Toy Story 4 di Josh Cooley, in uscita dal 26 giugno con Disney.
L'attore, che è anche impegnato nelle riprese della settima stagione (la terza per Guzzanti) de I delitti del BarLume per Sky, nel film doppia Duke Caboom (in originale la voce è di Keanu Reeves), uno spericolato pilota acrobatico canadese.
«In questo momento della mia carriera amo divertirmi con cose che non ho mai fatto», spiega. «Il mio personaggio è molto carino, un motociclista vintage a molla, molto anni '70, con i baffoni alla Village people, mi ricorda i giocattoli di quando ero bambino. È esibizionista e un po’ sbruffone, ma molto sensibile, ha dovuto superare il trauma dell'abbandono da parte di un bambino un po’ carogna, di quelli che buttano i giochi appena non gli piacciono più».
All'opposto c'è «la bambina protagonista, Bonnie, che è ipercreativa, tanto che i giocattoli se li realizza anche da sola. Sento un legame con la mia infanzia. Noi magari avevamo la pista per le automobiline o giochi in scatola come Monopoli, ma pochissimi pupazzi. Nessuno abbandonava un giocattolo, li consumavamo, si creava molto di più, si vivevano molte più avventure. Oggi intorno ai bambini c'è un eccesso di consumismo».
Per Guzzanti, questo fra tutti i film di Toy Story, oltre che molto comico «è il più filosofico. Racconta», prosegue l’attore, «il bisogno di trovare il proprio senso nella vita, la ricerca delle propria identità. Parla di chi crede di essere nato per fare una sola cosa, e di tutti noi altri, che andiamo avanti a tentoni, miagolando nel buio». L'attore che ha già dato la voce a personaggi animati nei Simpson (il vecchio attore di western Buck McCoy) e in “I primitivi” (il saggio Barbo) spiega che «è sempre una gioia, una grande soddisfazione, un gioco divertentissimo, e infatti anche su Youtube molte gente si diverte a farlo. La sfida non è trovare solo la voce, ma anche il timbro e la personalità e fare tutti i loro rumori».
Guzzanti ha in comune con Caboom la passione per la moto: «Io ho un vecchio scassone, ma la amo. L'ho fatta aggiustare e revisionare mille volte. L'unico vantaggio è che non me la ruberà nessuno».
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