PESCARA
"I Tre Moschettieri - Opera Pop" in scena al Teatro Massimo
Appuntamento il 14 e 15 gennaio 2025 alle ore 21
PESCARA. Dopo l’annuncio delle anteprime a Milano e Roma, nuove date si aggiungono al calendario de “I Tre Moschettieri – Opera Pop” che debutterà il 2 novembre con la data zero ad Isernia per proseguire poi nei mesi successivi nei più importanti teatri italiani, tra cui il Teatro Massimo di Pescara, dove sarà in scena il 14 e 15 gennaio 2025 alle ore 21. Organizzazione a cura di Best Eventi.
“Tutti per uno, uno per tutti!”. Il motto più famoso del romanzo di Dumas, simbolo di un’amicizia incorruttibile, prende vita in questa nuova versione musicale italiana de “I Tre Moschettieri – Opera Pop” prodotta da Stefano Francioni Produzioni e dal Teatro Stabile d’Abruzzo (di cui è direttore artistico Giorgio Pasotti).
Uno spettacolo in cui musica, prosa e danza si intrecciano in un racconto coinvolgente ed emozionante con Giò Di Tonno, Vittorio Matteucci, Graziano Galatone nei ruoli di Athos, Porthos e Aramis e il tocco innovativo ed elegante di Giuliano Peparini al quale è affidata la Direzione Artistica e la Regia; le Coreografie sono curate da Veronica Peparini e Andreas Muller; i testi scritti da Alessandro Di Zio e le Musiche composte da Giò Di Tonno.
Giuliano Peparini racconta il suo intento artistico: “Se devo affrontare un argomento storico o mettere in scena la vita di personaggi la cui azione si svolge in un'epoca passata, penso sempre a come farla risuonare nella nostra epoca e a come potrebbe raggiungere il pubblico di oggi. È il caso di Alexandre Dumas, autore e romanziere la cui forza supera il passare del tempo. L'amicizia, le differenze tra classi sociali, l'onore, la vendetta, i segreti e la seduzione sono al centro del romanzo “I Tre Moschettieri” e sono temi ancora attuali nel XXI secolo. Ciò che personalmente mi colpisce dei personaggi di Dumas è il loro modo di crescere ed evolvere continuamente di fronte agli eventi che affrontano. In particolare, un giovane come D'Artagnan che cerca di trovare la sua identità e un posto nel mondo, è di grande attualità per i nostri giovani, una generazione che mette fortemente in discussione i suoi riferimenti e modelli”.
Il trionfo dell’amicizia, ma anche il trionfo del potere e dell’ambizione in questa storia senza tempo dove “buoni” e “cattivi” combattono una lotta quasi archetipica mettendo al centro valori quali onore, fedeltà, onestà troppo spesso messi in crisi dal mito dell’uomo contemporaneo e che i tre moschettieri portano fieri sulla punta delle loro spade. Accanto all’amicizia trova spazio anche l’amore, motore di ogni azione che qui si sublima nell’incontro tra D’Artagnan e Costanza, un amore che verrà spezzato dalla sete di vendetta dell'altra protagonista femminile, la perfida Milady. Il finale, come tutti i finali, riporterà l’equilibrio, ma lo spettatore andrà via con l’amaro in bocca. Chissà, forse perché i “buoni” sono a un tratto diventati “cattivi”? Oppure perché è proprio la morte l’unico mistero che neanche l’uomo contemporaneo è riuscito a svelare. L’unico mistero che ci rende microscopici e vulnerabili.
@RIPRODUZIONE RISERVATA