“In forma di sogno”, Dalì tra gli Ultimi Surrealisti
All’Imago di Pescara vernissage oggi della mostra con le opere di Matta e Mensa
PESCARA . “Etude pour le chapeau soulier” (1937) di Salvador Dalí, un disegno originale a matita su carta intestata dell’Hotel Excelsior di Roma: è una delle attrazioni particolari della mostra dedicata fino al 23 febbraio dall’Imago Museum di Pescara per i cento anni dalla nascita del movimento surrealista a Carlos Mensa e Sebastian Matta, due artisti che hanno rappresentato una delle più suggestive continuazioni del Surrealismo.
La mostra – che viene inaugurata oggi alle 17.30 nel museo in corso Vittorio Emanuele 270 – è stata intitolata “In Forma di Sogno. Gli ultimi Surrealisti. Mensa & Matta”, curata da Alessandro Masi propone un viaggio nell’affascinante universo pittorico surrealista attraverso una selezione di lavori dei due artisti. Opere che raccontano l’eredità spirituale del movimento, teorizzato da André Breton nel Manifesto del Surrealismo del 1924, che ha rivoluzionato la storia dell’arte creando mondi fluttuanti tra sogno e realtà e invitando lo spettatore a esplorare i confini dell’inverosimile.
La mostra pescarese è patrocinata dalla Società Dante Alighieri di Roma e realizzata grazie anche alla collaborazione della Galeria Pelaires, dell’Ulisse Gallery e della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. Come ricordano le note alla mostra, Breton descriveva l’uomo come un «sognatore definitivo», il cui pensiero sfugge ai limiti della logica e della ragione per aprirsi alla potenza del sogno e all’automatismo psichico, cardini dello stesso movimento surrealista.
Sebastian Matta (Santiago del Cile 1911 – Civitavecchia 2002) e Carlos Mensa (Barcellona 1936 – 1982) hanno portato avanti questa visione in modi diversi ma complementari: se per Matta la realtà si dissolve in forme trasfigurate, oniriche e fantasmagoriche, per Mensa il mondo è un teatro surreale, popolato da personaggi fiabeschi, in bilico tra il reale e l’assurdo.
Entrambi gli artisti, profondamente influenzati dal progetto onirico di Salvador Dalí, hanno esplorato l’inconscio, i sogni e l’immaginazione in un dialogo continuo tra fantasia e realtà, sfidando i confini del possibile. L’iconico “Chapeau soulier” (cm 19 x 14) di un Dalí nel pieno del suo visionario pensiero, un cappello a forma di scarpa a rappresentare la logica capovolta e la sfida alla razionalità che hanno caratterizzato il movimento surrealista, è presente in mostra per gentile prestito della Gnam – Galleria nazionale di arte moderna di Roma.Il catalogo è edito da Fondazione Pescarabruzzo - Gestioni Culturali. Apertura da martedì a domenica, ore 10:30 – 13.30 e 16 – 20, biglietti acquistabili nella biglietteria del museo o su ciaotickets.