Italiani, star, biopic e l’evento Megalopolis alla Festa di Roma

21 Settembre 2024

Attesa per Coppola, Premio alla carriera a Depp e Mortensen In concorso 18 film, tanti i ritratti: si va da Mike a Berlinguer

Non solo il già annunciato evento Megalopolis di Francis Ford Coppola (in pre-apertura il 14 ottobre negli studi di Cinecittà), ma anche Modì di Johnny Depp con Riccardo Scamarcio nel ruolo di Modigliani e Al Pacino in quello di un mercante d’arte; il thriller adrenalinico di Gabriele Muccino Fino alla fine; Eterno visionario di Michele Placido (tratto da “Il gioco delle parti, vita straordinaria di Luigi Pirandello” di Matteo Collura con Fabrizio Bentivoglio nella parte di Pirandello); U.S. Palmese dei Manetti bros e, tra le serie, Mike con Claudio Gioele nei panni di Mike Bongiorno; L’amica geniale. Storia della bambina perduta di Laura Bispuri; Avetrana – Qui non è Hollywood sull'omicidio di Sara Scazzi, Bad Guy 2 con Luigi Lo Cascio e Miss Fallaci di Luca Ribuoli con Miriam Leone nei panni della giornalista. Questi alcuni degli appuntamenti della 19ª Festa di Roma (16-27 ottobre) annunciati ieri al Teatro Olimpico dalla direttrice artistica Paola Malanga, da Salvatore Nastasi, neo-presidente della Fondazione Cinema per Roma, e Francesca Via, direttrice generale. E in un’edizione declinata al maschile (anche il manifesto è dedicato a Mastroianni), due Premi alla carriera: a Viggo Mortensen, in occasione della presentazione del nuovo film, The Dead Don’t Hurt, da lui scritto, diretto e interpretato e a Johnny Depp che invece porta a Roma il citato Modì. Quattro i film italiani in concorso su 18, ovvero: Berlinguer – La grande ambizione, di Andrea Segre con Elio Germano nel ruolo del politico (apertura della Festa); L’albero, opera prima di Sara Petraglia; L’isola degli idealisti di Elisabetta Sgarbi e Paradiso in vendita di Luca Barbareschi. «Quando il sindaco Gualtieri mi ha chiesto di presiedere la Festa di Roma» ha detto Nastasi «mi ha convinto perché questa manifestazione ha un’identità chiara. È una festa che si è allargata tantissimo a tutta la città, una realtà unica e trasversale per generi molto vicina a festival come quelli di Berlino e Londra. Il fatto poi che venga presentata il giorno del 90° di Sophia Loren non può che essere benaugurante». Mentre Malanga dopo aver presentato i 18 film in concorso e le opere prime fa capire come quest’ampia offerta non strida con la sala: «È inevitabile che ci sia questa offerta ricca, stiamo parlando di una realtà che riguarda una città come Roma, ma questo non significa che non lottiamo giorno dopo giorno perché le sale si possano riempire e speriamo che questa festa incoraggi il pubblico ad andare in sala».
Tante sezioni e film, molti gli italiani, previsti in questa 19ª edizione costata 8,5 milioni a cui si aggiungerà la programmazione della 22ª edizione di Alice nella Città il cui programma verrà presentato lunedì. Comunque nelle varie sezioni, come già detto, tanto biografismo. Per fare qualche esempio, troviamo nella sezione Arts: il docu Duse, The Greatest, di Sonia Bergamasco sulla divina attrice; Franco Califano – Nun ve trattengo di Francesca Romana Massaro e Francesco Antonio Mondini; Giulia mia cara! Giorgio, di Maria Mauti sulle lettere che il regista Giorgio Strehler scrisse all’attrice Giulia Lazzarini, sua musa e collaboratrice; Italo Calvino nelle città, di Davide Ferrario; Leonardo da Vinci di Ken Burns, il complesso percorso di questo genio tra arte e scienza, invenzioni tecnologiche e filosofia; Il re di Napoli. Storia e leggenda di Mario Merola di Massimo Ferrari e Road Diary: Bruce Springsteen and Street Band di Thom Zimny. E ancora tra le Proiezioni speciali troviamo: Ferrari: Fury and the Monster di Steve Hoover; Tommaso, il calcio a colori di Maestrelli di Francesco Cordio e Alberto Manni sulla storia del rivoluzionario allenatore e Liliana di Ruggero Gabbai dove la senatrice a vita Liliana Segre si racconta.