L'annuncio di Carla Tiboni: “Premi Flaiano via da Pescara”

22 Gennaio 2025

La decisione è stata presa di concerto anche con il direttore artistico Riccardo Milani. Si parla dell’Aquila, Capitale della cultura, “che può rappresentare una possibilità”

PESCARA. I Premi Internazionali Flaiano quest’anno non si svolgeranno a Pescara ma verranno dirottati altrove. Lo ha annunciato stamane la presidente Carla Tiboni: “La 52esima edizione dei premi Flaiano non si terrà a Pescara”, ha detto. “La continua discussione tra le parti sui contributi per i Premi, diventati oggetto di querelle politica, ha generato una mancanza di serenità che non ha giovato all’organizzazione dei Premi. La decisione è stata presa di concerto anche con il direttore artistico Riccardo Milani. L’evento, per 52 anni, ha dato lustro a Pescara, all’Abruzzo e all’Italia. Grazie alla Regione per aver capito l’importanza dei Premi e per aver finanziato anche quest’anno la cinquantaduesima edizione, la stessa cosa non è accaduta con il Comune di Pescara. Rialzi e ribassi contributivi incidono sull’organizzazione del premio”. 

Tiboni ha spiegato che “la valutazione non è stata semplice”, ma si è chiesta: “Cosa avrebbe fatto mio padre? Buttare il cuore oltre l’ostacolo. Vi è la necessità di non essere oggetto di trattative per nessuno. I Premi Flaiano vanno via da Pescara – prosegue Tiboni – perché abbiamo bisogno di serenità per lavorare e ciò qui non ci è concesso. Stiamo valutando altre alternative ricordando che nel 2020 il Premio Flaiano è stato il primo festival a ripartire dopo il Covid. Torneremo quando ci saranno le condizioni di serenità per costruire un evento culturale”.

La presidente auspica “che si distingua la persona Carla Tiboni dalla figura dei premi Premi Flaiano perché la persona fisica e i premi sono due enti giuridici diversi. È la prima volta che il Premio Flaiano va via da Pescara. Resterà comunque in Abruzzo per permettere alle maestranze regionali di continuare a lavorare qui. Il teatro d’Annunzio chiuso è per noi un ulteriore costo di organizzazione rispetto a piazza Salotto. Anche Ennio Flaiano è andato via da Pescara e poi è tornato. La decisione è stata necessaria contro la nostra volontà, ma è stata concertata con il team dei Premi. Andiamo avanti cercando di abbattere il campanilismo e aprendoci anche alle altre province. Si parla dell’Aquila, Capitale della cultura, che può rappresentare una possibilità”.

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