Premio Flaiano al fotografo Steve McCurry
Pescara, doppio galà a luglio con la classica serata dedicata a cinema, teatro, tv e radio e una tutta per la letteratura. Edizione arricchita da un riconoscimento alla carriera per giornalisti
e di una sezione dedicata ai giovani
PESCARA . Il Premio Flaiano torna con due novità. L’edizione 2019 della manifestazione pescarese intitolata all’indimenticato Ennio si arricchisce di una sezione dedicata ai giovani, e l’atto conclusivo si svolge in due serate come avveniva fino a qualche anno fa, con la prima dedicata esclusivamente alla letteratura.
Le conferme (prima fra tutte la direzione artistica affidata al regista Riccardo Milani) e le novità del 46° Premio Flaiano sono state illustrate da Carla Tiboni, presidentessa dell’associazione intitolata allo sceneggiatore, scrittore, giornalista, critico e umorista nato a Pescara nel 1910. «Quest’anno inauguriamo una categoria “Giovani” per tutte le sezioni del premio», ha detto la Tiboni (nella foto in basso) nel corso dell’incontro al Mediamuseum, «perché, attraverso le attività del museo e la partecipazione ai laboratori che vengono organizzati qui, abbiamo constatato che c’è una grande richiesta di apertura da parte dei “millennial”: allora abbiamo pensato che era necessario passare dalle parole ai fatti».
L’altra novità, riproponendo una formula adottata in passato, è lo sdoppiamento in due serate: una per la letteratura e l’italianistica in programma sabato 6 luglio («Stiamo valutando se al Circus o al museo Colonna», ha spiegato Tiboni) e l’altra per teatro, cinema, televisione e radio che, domenica 7, dovrebbe restare in piazza Salotto («Siamo in attesa solo della conferma dal Comune»). Al premio di narrativa possono partecipare autori italiani con opere pubblicate tra il primo giugno 2018 e il 30 aprile prossimo: le tre opere finaliste saranno selezionate dalla giuria composta da Renato Minore, Donatella Di Pietrantonio («Abbiamo accolto con entusiasmo l’ingresso di questa scrittrice abruzzese in giuria», ha rivendicato Tiboni), Antonella Di Nallo, Raffaele Manica e Raffaele Palombo Mosca.
Nella serata del 6 vengono scrutinate le schede votate dai cento giurati che decideranno i vincitori. «Dedicare un appuntamento a parte alla letteratura offre una maggiore opportunità di scambio culturale e di sinergia con gli autori che partecipano», ha sottolineato la presidentessa del Flaiano, «è stato proprio il pubblico a chiedere più spazio per dialogare con gli scrittori». L’anno scorso sono state 23 le case editrici che hanno partecipato con i propri autori, per un’edizione che ha attirato l’attenzione di cinquemila persone: «Il buon risultato registrato è dipeso essenzialmente da due fattori», ha ricordato la Tiboni, «la direzione artistica di Milani che abbiamo riconfermato, e le partnership con Trenitalia e Coop».
Steve Mc Curry
Nella seconda serata, quella del 7 luglio, il premio fondato da Edoardo Tiboni nel 1973 può arricchirsi di un ulteriore riconoscimento, quello di giornalismo alla carriera che secondo indiscrezioni verrebbe assegnato al fotografo statunitense Steve McCurry (GUARDA QUI IL SUO PROFILO): «Stiamo aspettando conferma da McCurry sulla possibilità di venire da New York», ha annunciato la Tiboni, «ci teniamo alla sua presenza perché l’internazionalità è un valore aggiunto del Premio».
La giuria della sezione teatro è composta da Masolino D’Amico, Giovanni Antonucci, Marco Patricelli, Antonio Calenda e Gianfranco Bartalotta; quella del cinema da Giuliano Montaldo, Franco Mariotti, Valerio Caprara, Laura Delli Colli, Paolo Sommaruga ed Enrico Vanzina; per televisione e radio da Antonio Balducci, Silvia Fumarola, Stefano Reali e Baba Richerme; italianistica da Isabella Camera D’Afflitto, Maria Concetta Costantini e Referenti Ministero.
I soci attuali dell’associazione Flaiano, oltre a Carla ed Ettore Tiboni, sono Giuseppe Rosato, Davide Campolieti, Paolo Smoglica e Romina Remigio.
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