Tragedia di Rigopiano, il libro della famiglia sopravvissuta diventa una fiction tv
Adriana e Giampiero Parete sono gli autori de "Il peso della neve", i cui diritti sono stati acquistati dalla casa di produzione Picomedia
Il libro "Il peso della neve" (Mondadori) di Adriana e Giampiero Parete, sopravvissuti alla tragedia di Rigopiano (Farindola, Pescara), diventerà una fiction per la televisione. Racconta la storia di cosa accadde il 18 gennaio 2017 all'interno del Gran Sasso Resort di Rigopiano nelle drammatiche 50 ore che seguirono la valanga, quando 120.000 tonnellate di alberi, rocce, ghiaccio e neve spazzarono via tutto uccidendo 29 delle 40 persone presenti.
A raccontarlo è la famiglia Parete, mamma, papà e due figli, i quattro protagonisti di quello che i giornali definirono «il miracolo di Rigopiano». Il tragico evento, che ebbe eco internazionale, suscitò l'interesse di editori e produttori di tutto il mondo. Il volume, pubblicato il 16 gennaio 2018, è stato ristampato ad una sola settimana dall'uscita. La famiglia Parete, affiancata dall'agente letterario Vicki Satlow, ha scelto di affidarsi a Picomedia. La casa di produzione di Roberto Sessa, produttore di alcuni dei maggiori successi degli ultimi anni, tra i quali "I fantasmi di Portopalo" (regia di Alessandro Angelini, con Beppe Fiorello), "La musica del silenzio" (regia di Michael Radford, sulla vita di Andrea Bocelli, con Antonio Banderas e Luisa Ranieri) e "Venuto al mondo" (regia di Sergio Castellitto con Penelope Cruz ed Emile Hirsch), porterà la storia sul piccolo schermo. «Sarà un racconto di speranza molto rispettoso di una delle più grandi tragedie italiane»: lo dice all'agenzia Ansa Roberto Sessa, titolare della Picomedia che ne ha acquisito i diritti. «Si tratta di una storia incredibile, una sorta di "sliding doors"», aggiunge. L'ipotesi di trasposizione filmica della vicenda ha già sollevato in passato qualche dubbio e perplessità, ma Sessa è certo che l'operazione sarà condotta nel modo migliore. «Siamo contenti - dice - di essere riusciti a spuntarla su altre case di produzione interessate a raccontare questa storia. Ci siamo riusciti forse anche per le garanzie di attenzione e sensibilità che abbiamo dato alla famiglia nei tanti incontri che abbiamo avuto. Siamo al lavoro, inizieremo a scrivere a breve la sceneggiatura. Siamo anche in contatto con realtà straniere e, vista l'eco della tragedia anche all'estero, al Mip di Cannes valuteremo la possibilità di una coproduzione». Quella della famiglia Parete è una storia a lieto fine, ma sotto le macerie sono morte 29 persone. Sessa precisa: «Siamo abituati a lavorare anche su temi scottanti e con grande attenzione alla cronaca e al telespettatore, come abbiamo fatto con Beppe Fiorello per I fantasmi di Portopalo. L'importante è fare le cose bene e senza sciacallaggio». L'ipotesi è di raccontare la storia «in circa 6 ore dividendola in due o in tre puntate», conclude Sessa.