Agibilità, lavori a rilento Zona rossa, sì alla riduzione
Il sindaco vorrebbe riaprire presto via XX Settembre.
L’AQUILA. Proseguono a rilento i lavori nelle case dichiarate «B» e «C». La scorsa settimana diciannove abitazioni hanno ottenuto il ripristino dell’agibilità a seguito dei lavori. L’esito «A» è stato confermato a seguito della verifica sui lavori effettuato dai tecnici del Comune e della Protezione civile, che prima avevano classificato queste abitazioni di tipo «B». Si tratta di quattro appartamenti di via Colle Sapone, via Scarfoglio e via Tosti all’Aquila; di un’abitazione in via Macindole di Arischia; di un’abitazione in via Cesanuova di Cese di Preturo; di due abitazioni in via Preturo e via Torre a Coppito; di una casa in via Cirella a Palombaia di Sassa; di quattro abitazioni sulla Statale 80, via Castelvecchio e via Madonna delle Grazie a Pettino; di una casa in via Salaria Antica Est a Pile; di due abitazioni in via Calabria e via Collevernesco a Sant’Elia; di un appartamento in via del Salice a Tempera; di due appartamenti in via Cencioni e via Celano alla Torretta e di una casa in via Pozzillo a Vallesindola.
Intanto prosegue l’opera di riduzione graduale delle “zone rosse”, sia all’Aquila che nelle frazioni della città. Il sindaco Massimo Cialente vorrebbe aprire presto la circolazione su un tratto di via XX Settembre, ormai quasi interamente messo in sicurezza, che si esclude un tratto dove sarebbe necessario l’abbattimento di un edificio pericolante prospiciente l’importante strada di collegamento tra L’Aquila Ovest, il centro e Porta Napoli. Un altro edificio pericolante nella zona di Porta Napoli impedisce il ripristino totale della circolazione fino al collegamento con la strada Statale. In ogni caso le opere di puntellamento e la demolizione degli edifici pericolanti dovrebbero subire un’accelerazione proprio entro questo mese. Inoltre questa settimana la Protezione civile consegnerà circa 300 appartamenti alle famiglie aquilane che hanno case danneggiate di tipo «E» ed «F».
Attualmente sono oltre 1.100 gli aquilani che vivono da una decina di giorni nei nuovi appartamenti dei complessi di Bazzano e Cese di Preturo. Si è quasi conclusa la consegna degli appartamenti del Progetto Case di Cese di Preturo e di Bazzano, mentre nei prossimi giorni saranno disponibili anche i primi alloggi del cantiere di Sant’Elia. Il capo della Protezione civile Guido Bertolaso, in una lettera scritta insieme a Cialente, ha chiesto la collaborazione al trasferimento alle famiglie ancora alloggiate in tenda, anche nel caso di sistemazione disagevole, in quanto l’arrivo del freddo renderà molto difficile la permanenza nei campi di accoglienza. Attualmente sono 6.430 le persone ancora alloggiate in tenda.
Intanto prosegue l’opera di riduzione graduale delle “zone rosse”, sia all’Aquila che nelle frazioni della città. Il sindaco Massimo Cialente vorrebbe aprire presto la circolazione su un tratto di via XX Settembre, ormai quasi interamente messo in sicurezza, che si esclude un tratto dove sarebbe necessario l’abbattimento di un edificio pericolante prospiciente l’importante strada di collegamento tra L’Aquila Ovest, il centro e Porta Napoli. Un altro edificio pericolante nella zona di Porta Napoli impedisce il ripristino totale della circolazione fino al collegamento con la strada Statale. In ogni caso le opere di puntellamento e la demolizione degli edifici pericolanti dovrebbero subire un’accelerazione proprio entro questo mese. Inoltre questa settimana la Protezione civile consegnerà circa 300 appartamenti alle famiglie aquilane che hanno case danneggiate di tipo «E» ed «F».
Attualmente sono oltre 1.100 gli aquilani che vivono da una decina di giorni nei nuovi appartamenti dei complessi di Bazzano e Cese di Preturo. Si è quasi conclusa la consegna degli appartamenti del Progetto Case di Cese di Preturo e di Bazzano, mentre nei prossimi giorni saranno disponibili anche i primi alloggi del cantiere di Sant’Elia. Il capo della Protezione civile Guido Bertolaso, in una lettera scritta insieme a Cialente, ha chiesto la collaborazione al trasferimento alle famiglie ancora alloggiate in tenda, anche nel caso di sistemazione disagevole, in quanto l’arrivo del freddo renderà molto difficile la permanenza nei campi di accoglienza. Attualmente sono 6.430 le persone ancora alloggiate in tenda.