Architetti finalmente a casa Una sede made in L’Aquila

Ieri il brindisi per l’inaugurazione del nuovo quartier generale dell’Ordine Cialente alle imprese: «Ho sbloccato i soldi per pagare i lavori effettuati»

L’AQUILA. Va bene che in quest’avveniristica sede che da un lato guarda Roio e dall’altro il Gran Sasso c’è, tra tutte le altre cose, un sistema di recupero dell’acqua piovana. Epperò ne scende giù talmente tanta che quel sistema supera alla grande lo stress test che bagna copiosamente l’inaugurazione della nuova sede dell’Ordine degli Architetti a Campo di Pile. Una costruzione poco impattante, con tante vetrate, che prova a mettere un po’ d’ordine in un contesto assai scombinato. Tre i blocchi funzionali: uffici, funzioni pubbliche (hall, biblioteca e sala polifunzionale da 120 metri quadrati che sarà a disposizione della città), con l’elemento-cerniera costituito dalla sala del consiglio. Un’operainnovativa, made in L’Aquila, realizzata con 900mila euro (550 messi dall’Ordine e 350 dalle imprese del gruppo Iannini che hanno fatto tutto in casa, dal ferro al cemento) e disegnata da due giovani professionisti che operano sul territorio: l’architetto Assunta Gaetani di Trasacco e l’ingegnere Augusto Pace, aquilano di Colle Sassa.

Quando il presidente dell’Ordine degli Architetti Gianlorenzo Conti prende la parola ricorda il messaggio d’incoraggiamento che gli inviò («la prima telefonata dopo il terremoto») l’allora presidente nazionale Raffaele Sirica che pochi giorni dopo morì. «Mi disse: Ci vorrà un impegno straordinario. E aveva ragione». Ora la sede porta il suo nome.

Prima del brindisi si affrontano temi concreti in una platea di addetti ai lavori. Un costruttore ferma sull’uscio il sindaco Massimo Cialente: «Scusa, ma quando ci pagate?». «Hai ragione», risponde il primo cittadino. «Mi devo scusare con le imprese per i ritardi dell’ufficio speciale. Siamo andati a vedere e abbiamo trovato problemi, intoppi. Se si va avanti con questo ritmo si arriva al 2050. Ora abbiamo i soldi. E i progetti devono camminare di più. L’ufficio lo faremo camminare speditamente. Da martedì ripartono i pagamenti degli stati di avanzamento dei lavori. Il governo ha finalmente risposto che la firma la possiamo mettere, basta che ci prendiamo la responsabilità. Come sempre tocca a noi. Col ritorno al lavoro dei dipendenti di Abruzzo Engineering ripartono i pagamenti».

Il taglio del nastro è tutto al femminile. Accanto alla senatrice Stefania Pezzopanel’assessore provinciale Ersilia Lancia. Don Federico Palmerini impartisce la benedizione. Il capo nazionale degli Architetti Leopoldo Freyrie chiosa: «Un altro traguardo raggiunto». Dopo piazza d’Armi, ora per l’Ordine subito un’altra sfida: la nuova sede comunale alla stazione.

©RIPRODUZIONE RISERVATA