Aree edificabili, sì a 200 istanze Terreni trasformati in agricoli
L’AQUILA. Sono state quasi 200 le “istanze accolte” dal Comune dell’Aquila a seguito dell’avviso pubblicato a inizio anno per “la manifestazione d’interesse alla retrocessione – a zona agricola...
L’AQUILA. Sono state quasi 200 le “istanze accolte” dal Comune dell’Aquila a seguito dell’avviso pubblicato a inizio anno per “la manifestazione d’interesse alla retrocessione – a zona agricola – delle aree edificabili e di quelle oggetto di vincoli decaduti” dette aree bianche. Si tratta anche di una questione fiscale perché, come è noto, sulle aree edificabili si pagano più tasse. Le istanze “non accolte” sono state 91. Nella determina che fa il punto sulle “retrocessioni” viene chiarito che le «istanze accolte riguardano, nella maggior parte dei casi, gli ambiti residenziali di completamento presenti nei territori frazionali. Sono state accolte le istanze che non hanno compromesso la linearità e regolarità del disegno di piano generale e soprattutto quelle la cui accoglibilità non compromette l’attuazione delle aree residue». Le istanze “ritenute non accoglibili riguardano maggiormente quelle che non garantiscono l’omogeneità e continuità con le zone esistenti e quelle la cui recepibilità compromette l’attuazione delle aree residue o le cui previsioni di piano devono rimanere invariate».
L’avviso traeva origine da una delibera di giunta dove si leggeva: «Il Comune ai fini della revisione del Piano regolatore (Prg) vigente e in prosecuzione dell’attività in essere diretta alla formazione del nuovo Prg intende avviare un procedimento di partecipazione dei proprietari interessati al fine di richiedere la revisione delle prescrizioni di edificabilità delle proprie aree in funzione di una loro riclassificazione ad uso agricolo (pagando anche meno Imu). Tale procedimento, definito Variante verde ha l’obiettivo di contenere il consumo di suolo e di avviare una strategia urbanistica volta alla riorganizzazione e riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente, la tutela e la valorizzazione della funzione agricola. Tutto al fine di garantire il rispetto dei principi ispiratori caratterizzanti la redigenda Variante verde, l’opportunità di ridefinire la destinazione urbanistica si estende anche alle aree assoggettate a vincoli espropriativi decaduti (ex aree bianche), rinormati con variante di salvaguardia per la cessione perequativa degli standard urbanistici del Prg». All’atto comunale è allegato l’elenco – con i nomi dei proprietari delle aree – delle istanze ammesse o non ammesse e del perché della decisione. (g.p.)
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