Scoperta un’officina abusiva: scatta il sequestro di auto, attrezzature, terreno e fabbricati
Da tempo il via vai di automezzi che entravano e uscivano da un terreno privato, situato in un’area rurale del paese, aveva destato qualche sospetto. E così alla fine i carabinieri si sono presentati sul posto
CARSOLI. Da tempo il via vai di automezzi che entravano e uscivano da un terreno privato, situato in un’area rurale del paese, aveva destato qualche sospetto. E così alla fine i carabinieri si sono presentati sul posto, scoprendo l’esistenza di un fabbricato in cemento e di alcune tettoie, costruite senza alcuna autorizzazione edilizia e collegate tra loro con una vera e propria stradina in cemento. Tutto intorno, nei circa 1000 metri quadri di terreno, un “cimitero” composto da carcasse di auto, vecchi elettrodomestici, batterie per auto, bidoni con olio esausto, pneumatici e altri rifiuti e rottami ferrosi di vario genere.
In uno dei fabbricati avviene la scoperta di maggior rilievo: un garage è stato adibito a officina, con tanto di ponte sollevatore, attrezzature varie e veicoli in riparazione, sui quali vengono sorpresi a lavorare due uomini, padre e figlio, di 60 e 29 anni. Il terreno, i fabbricati, le attrezzature e i veicoli in riparazione, quattro auto e un ciclomotore, sono state sequestrate, mentre i due uomini sono stati segnalati alla procura di Avezzano per le violazioni in materia ambientale e in materia di edilizia.
Per loro è scattata anche una sanzione amministrativa da oltre 5000 euro, nonché la segnalazione all’Agenzia delle Entrate per il calcolo di quanto eventualmente sottratto al fisco. Contravvenzionati anche due “clienti” dell’officina, sorpresi mentre stavano riprendendo due mezzi agricoli appena riparati.
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