Bilancio, tagli a cultura, sport e lavoro

30 Dicembre 2009

Centrosinistra: settori a zero risorse. Chiodi: necessario risanare l’Abruzzo

L’AQUILA. Un bilancio con zero risorse per la cultura, ambiente, turismo, formazione e agricoltura i comparti più colpiti. Un bilancio regionale contestato dal centrosinistra per i tagli, mentre per il centrodestra è un piano di risanamento. Un dibattito che si è protratto fino a notte fonda, rinviando l’approvazione a oggi.

I soldi per quei settori a zero risorse, secondo la maggioranza arriveranno dai fondi nazionali e comunitari assegnati all’Abruzzo. Su tutti i Fondi per le aree sottoutilizzate (Fas), il fondo europeo sociale di rotazione (Fesr), il fondo sociale europeo (Fse), il piano di sviluppo rurale e il Masterplan.
In tutto due miliardi di euro da spalmare in quattro anni: cioè 500 milioni di euro all’anno. E’ questo l’identikit del bilancio regionale discusso ieri fino a tarda notte in Consiglio tra interruzioni, polemiche e mediazioni. Si tratta della ormai tradizionale maratona di fine anno, che ora vede impegnati nel braccio di ferro la maggioranza di centrodestra e l’opposizione di centrosinistra.

Anche la Finanziaria regionale approvata lunedì notte porta con sé poche misure economiche, ma il via libera ai documenti fa gioire il centrodestra che ha evitato l’esercizio provvisorio.
Il presidente della giunta, Gianni Chiodi malgrado i frequenti battibecchi tra le due fazioni politiche, è parso soddisfatto, parlando «di confronto alto che testimonia l’elevato grado di civiltà politica di queste assise». «In cinque ore di discussione», ha osservato Chiodi, «ho ascoltato dai consiglieri di opposizione diverse critiche alla proposta di Finanziaria presentata dalla giunta, ma posso dire che sono state critiche contenute e non esagerate proprio perché quegli stessi consiglieri hanno intuito che la Regione Abruzzo sta attraversando un periodo oggettivamente difficile, forse il più difficile della storia di questa regione. Così come voglio ringraziare i gruppi consiliari di maggioranza per l’apporto politico che hanno conferito alla discussione».

Chiodi ha esortato i consiglieri a «comprendere che questo momento è dovuto principalmente al grande indebitamento che ha accumulato finora la Regione, un indebitamento storico che ha toccato vette non paragonabili a quello delle altre regioni italiane. E’ una Finanziaria di rigore perché non esiste altra strada e dunque ha lasciato scoperto il fronte degli investimenti». Malgrado la volontà di arrivare ad un accordo ieri sera alle 21 l’ultimo tentativo di intesa è sfumato. Il dibattito tra molte interruzioni è proseguito fino a tarda notte. L’accordo era saltato, hanno polemicamente sottolineato i capigruppo del Pd, Camillo D’Alessandro, dell’Idv, Carlo Costantini, e di Rifondazione, Maurizio Acerbo, per la volontà della maggioranza di inserire in finanziaria la norma che proroga i due commissari e i quattro sub commissari nelle Asl dell’Aquila, Chieti, Lanciano-Vasto ed Avezzano- Sulmona-Castel di Sangro.

Commissari in scadenza domani e come prevedeva la legge da sostituire con i direttori generali delle due Asl provinciali nate dalla fusione delle quattro. Altro tema di scontro l’inserimento in finanziaria di «norme intruse» nei settori commercio, urbanistico con i sottotetti, e turistico. Subito dopo è scattata la presentazione di centinaia di emendamenti votati con lo scrutinio segreto.
Per Acerbo «si sarebbe fatto un buon lavoro se la maggioranza avesse eliminato norme pericolose come la sanatoria per i lavori dagli stabilimenti balneari, ed avesse approvato le nostre proposte migliorative». Per Cesare D’Alessandro consigliere Idv, «Rispetto al 2008 mancano 100 milioni, il che significa 3-4mila posti in meno che lavoravano nel settore ambiente, cultura, sport e turismo».